Pare vi sia sempre più sintonia tra M5S e Lega per la formazione del nuovo governo dopo il voto per le presidenze di Camera e Senato dove i Cinquestelle hanno ottenuto quella di Montecitorio, con Roberto Fico, mentre al Senato Forza Italia ha incassato l’elezione della forzista Elisabetta Casellati, prima donna a sedere sullo scranno più alto di palazzo Madama. Le due presidenze sono il frutto di un patto tra Centrodestra e Cinquestelle, un accordo che per adesso si limiterebbe a far partire la 18esima legislatura, ma tutto lascia pensare ad un futuro accordo anche per un governo targato Lega – M5s, più FI e FdI, con la benedizione del Cavaliere.
“Fico è una persona straordinaria, lo sapete. Lo conosciamo tutti”. Così Beppe Grillo uscendo dall’hotel Forum di Roma. “Il governo? Sarà il presidente della Repubblica che darà l’incarico”. E Di Maio? “Lasciatelo lavorare bene, in pace, tranquillo”. I rapporti tra M5S e Lega? “Salvini è uno che quando dice una cosa la mantiene, il che è una cosa rara”. Lo stessa cosa aveva detto il capo politico del M5s Luigi Di Maio sulla quadra trovata per le presidenze.
Stamane il leader della Lega su Fb aveva detto che la premiership spetta al centrodestra. “Nel rispetto di tutti, – scrive Salvini – il prossimo Premier non potrà che essere indicato dal centrodestra, la coalizione che ha preso più voti e che anche ieri ha dimostrato compattezza, intelligenza e rispetto degli elettori”.
Il leader del Carroccio indica poi le priorità che sono nel suo programma e che in larga parte sono condivisi dal movimento stellato: “Via legge Fornero e spesometro, giù tasse e accise, taglio di sprechi e spese inutili, riforma della scuola e della giustizia, legittima difesa, revisione dei trattati europei, rilancio dell’agricoltura e della pesca italiane, Ministero per i disabili, pace fiscale fra cittadini ed Equitalia, autonomia e federalismo, espulsione dei clandestini e controllo dei confini. Noi siamo pronti, voi ci siete???”.
La posizione di Salvini è anche quella di Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia “Il governo sarà nostro”, ossia del centrodestra, afferma l’ex ministro della Gioventù. “Troveremo i voti. Raccoglieremo i voti, uno a uno”, dice. Certo, ammette “mancano una cinquantina di voti” ma “è una distanza che si può colmare con un appello trasversale ai parlamentari”.
Per Meloni quindi, il governo si può fare con un gruppo di parlamentari che aderisce a “precisi punti del programma”, indipendentemente dal partito di provenienza. Il centrodestradice Meloni – nella trattativa per le presidenze delle Camere si è rafforzato”.