Ancora dispersa la studente nel Lao. Ricerche in elicottero. In salvo tutti gli altri. Un ferito

In sicurezza l'altra quarantina di giovani. Il ferito è stato immobilizzato ed è sotto cura dei sanitari. La giovane dispersa, per regolamento ha dovuto obbligatoriamente indossare il casco e il giubbotto di salvataggio. Acqua ad una temperatura di circa 16 gradi. Allerta meteo ignorata? L'episodio ricorda la strage del Raganello

Carlomagno

E’ ancora dispersa la studente di 17 anni precipitata nel fiume Lao, tra Laino Borgo e Laino Castello, nel Pollino cosentino, mentre faceva rafting con i coetanei di una scolaresca di Polistena, in provincia di Reggio Calabria. Lo fanno sapere su fb i soccorritori impegnati da qualche ora nelle ricerche della ragazza. Si tratta di Denise Galatà, originaria di Rizziconi, centro del reggino.

Il soccorso alpino fluviale della Calabria, insieme ai colleghi della Basilicata, fa anche sapere che sono stati portati in salvo tutti i ragazzi della scolaresca, all’incirca una quarantina di giovani tra i 16 e i 17 anni. Tra questi c’è un ferito che, dopo essere stato imbarellato, è stato trasportato fino all’ambulanza del 118 che lo ha preso in cura.

Intanto procedono i sorvoli di un elicottero dell’Aeronautica militare di Gioia del Colle al fine di rintracciare la diciassettenne dispersa. Presenti anche i Vigili del Fuoco. La giovane, per regolamento, come gli altri utenti, era tenuta obbligatoriamente a indossare casco e giubbotto salvagente. “La temperatura dell’acqua del fiume è di circa 16 gradi”, si legge sui siti che offrono servizi di canoa e rafting sul fiume Lao.

I soccorsi, con il buio che incombe sul percorso del fiume Lao, si rendono un po’ più complicati, ma in ogni caso vi sono diverse squadre al lavoro, anche molti volontari, disposte a operare anche tutta la notte. C’è molta apprensione, ma mai disperare…

Il punto sull’allerta meteo

Per martedì 30 Maggio 2023, seppure con l’allerta gialla in tutta la regione, compresa la zona dove si è ribaltato il gommone sul Lao, la Protezione civile aveva fatto sapere che non era stato emesso alcun avviso per previsioni meteorologiche avverse.

Un episodio che ricorda la strage del Raganello dove anche con l’allerta gialla e senza nessun avviso di previsioni meteo avverse, l’omonimo torrente si è ingrossato travolgendo e uccidendo una decina di escursionisti.