![Venezia, arrestato per droga Antonino Vadalà](https://www.secondopianonews.it/wp-content/uploads/2018/03/Il-procuratore-di-Venezia-Cherchi-in-conferenza-ansa.jpg)
Diciassette persone sono state raggiunte da provvedimenti restrittivi emessi dalla Procura di Venezia perché ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al traffico internazionale di stupefacenti con l’aggravante, per alcuni, dell’agevolazione mafiosa e del riciclaggio. A essere colpita un’organizzazione con base ad Africo (Reggio Calabria), ma stabilmente ramificata in Laguna.
E’ stata disposta la custodia cautelare per 11 persone e i domiciliari e l’obbligo di dimora per le restanti sei. In Slovacchia, in particolare, è stato arrestato l’imprenditore calabrese Antonino Vadalà, recentemente coinvolto insieme ad altre sei persone, tra cui suoi parenti, nell’indagine della polizia del paese dell’est sull’omicidio del giornalista Jan Kuciak, ucciso lo scorso 26 febbraio insieme alla fidanzata.
Kuciak scriveva su presunti collegamenti tra la ‘ndrangheta calabrese e ambienti vicini al governo slovacco; un’organizzazione che avrebbe messo le mani sul business dell’eolico e sui fondi Ue destinati all’agricoltura. Vadalà era stato poi rilasciato per insufficienza di indizi.
“L’importanza dell’indagine sta anche nel coinvolgimento di alcuni personaggi che sono di grosso spessore nell’ambito della criminalità organizzata – spiega il procuratore capo, Bruno Cherchi – in particolare c’è Vadalà, arrestato per l’omicidio del cronista slovacco e poi rilasciato”.