Attentato nella Repubblica Democratica del Congo dove un commando ha ucciso l’ambasciatore italiano Luca Attanasio e il carabiniere Vittorio Iacovacci, 30 anni, che era nel convoglio con il diplomatico. Morto anche l’autista congolese, Mustapha Milambo.
L’attacco è avvenuto nel percorso tra Goma e Bukavu (al confine con il Ruanda) da parte di un commando terroristico che avrebbe usato armi leggere. Sulla dinamica e il movente sono ancora in corso accertamenti.
Sembra che tre persone sono state sequestrate nell’attacco al convoglio del Pam su cui viaggiava l’ambasciatore italiano Luca Attanasio, rende noto il ministero dell’Interno di Kinshasa in un comunicato. Una quarta persone che era stata rapita è stata invece ritrovata.
L’ambasciatore italiano, indica una fonte diplomatica a Kinshasa citata dall’Ansa, è deceduto dopo essere stato ferito da colpi d’arma da fuoco all’addome ed è arrivato all’ospedale di Goma in condizioni critiche. “Le forze armate del Congo stanno facendo il possibile per sapere chi siano gli autori dell’attacco”, avvenuto a nord di Goma. La regione del Nord-Kivu è teatro dell’azione di decine di gruppi armati che si contendono le risorse naturali e ospita il Parco dei Virunga, famoso per i gorilla di montagna e sorvegliato da 628 ranger armati.
LA MAPPA
Secondo altre informazioni, l’attacco sarebbe stato un’tentativo di rapimento’,rivelano i ranger del Parco nazionale dei Virunga, citati da vari media tra cui il Jerusalem Post. L’attacco è avvenuto intorno alle 10 (le 9 italiane).
“Prometto al governo italiano che l’esecutivo del mio Paese porrà in atto tutto” il necessario “per scoprire chi sia all’origine di questo ignobile crimine”, ha dichiarato il ministro degli Affari esteri congolese, Marie Tumba Nzeza, come riporta il sito Actualite.cd. “E’ con pena e molta tristezza che abbiamo appena appreso del decesso del giovane ambasciatore italiano nella Rdc in un convoglio del Pam”, ha detto l’esponente del governo.
Portati nella foresta, dopo aver eliminato l’autista, e uccisi: così sarebbero morti l’ambasciatore italiano in Congo e il carabiniere di scorta, secondo una prima ricostruzione delle fonti di polizia locali, al vaglio degli inquirenti italiani. Il commando di 6 persone avrebbe prima attaccato il convoglio e ucciso l’autista. Gli assalitori avrebbero quindi condotto gli altri nella foresta e, proprio mentre stavano arrivando delle forze locali in soccorso, avrebbero sparato al carabiniere, circostanza nella quale anche l’ambasciatore è morto.
Responsabili dell’assalto armato potrebbero essere, secondo fonti inquirenti, uomini delle Forze Democratiche per la liberazione del Ruanda: il Fdlr-Foca è il principale gruppo residuo di ribelli ruandesi di etnia Hutu, conosciuti per il genocidio in Ruanda. E’ questa l’ipotesi prevalente, sebbene non la sola, privilegiata anche dalle forze di polizia e dalle autorità locali.
La Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine in relazione alla morte dell’ambasciatore Attanasio e del carabiniere Iacovacci. Nel procedimento, coordinato dal procuratore capo Michele Prestipino, si procede per sequestro di persona con finalità di terrorismo. I magistrati capitolini, che hanno competenza per i reati commessi all’estero e che hanno come vittime cittadini italiani, hanno delegato le indagini ai carabinieri del Ros.
Un team di investigatori del Ros, su delega della Procura di Roma, partirà domani alla volta di Kinshasa, capitale della Repubblica democratica del Congo, per affiancare gli investigatori locali nelle indagini relative alla morte dell’ambasciatore e del carabiniere. I pm di piazzale Clodio attenderanno, quindi, una prima informativa su quanto avvenuto.