Un gruppo di attivisti calabresi del M5S rende noto di aver segnalato ai probiviri il senatore Nicola Morra, presidente della commissione parlamentare antimafia, dopo le sue dichiarazioni con le quali ha rivelato di non aver votato per il candidato dei grillini Francesco Aiello alle ultime regionali in Calabria.
“Gli avversari esterni – scrivono in un comunicato – ti rafforzano, quelli interni ti distruggono. Dai primi ti puoi difendere, dagli altri no. In un articolo il senatore Nicola Morra, eletto con i voti del Movimento 5 Stelle, ha reso noto di non aver votato il M5S alle elezioni regionali calabresi, rendendo chiaro come il deludente risultato sia stato a tutti gli effetti ostacolato più da detrattori interni che esterni al movimento”.
“D’altronde Morra – scrivono i grillini – aveva già violato i primi 5 punti del comma d dell’articolo 3 dello statuto dell’associazione Movimento 5 Stelle, pregiudicando la campagna elettorale, alla quale non ha partecipato”.
“Morra – secondo gli attivisti – con le sue dichiarazioni che hanno trovato ampio risalto sulla stampa in ordine alla lista del M5S in Calabria, ha violato i seguenti punti: attenersi alle disposizioni dello Statuto; rispettare le decisioni assunte dagli organi del MoVimento 5 Stelle; astenersi da comportamenti che possano pregiudicare l’immagine o l’azione politica del MoVimento 5 Stelle; attenersi a criteri di lealtà e correttezza nei confronti degli altri iscritti; concorrere attivamente all’azione politica del MoVimento 5 Stelle, avuto riguardo alla propria situazione personale ed alle proprie capacità”.
Morra in una intervista al Corsera aveva espresso le sue perplessità sulla scelta del candidato Francesco Aiello, tirato in ballo in piena campagna elettorale per la storia del cugino boss defunto (Luigi Aiello). Il senatore ha aggiunto che non ha votato M5s, ma nessun altro, dicendo che non poteva votare per una persona ambigua. Morra ha criticato l’operato del coordinatore per le elezioni in Calabria, il parlamentare Paolo Parentela, che ha replicato: quella di Morra è una “grave violazione dello Statuto”.