Operazione All Ideas, 14 arresti per droga e armi a Catanzaro. [NOMI-FOTO]

Carlomagno

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arrestati operazione All Ideas
Le persone coinvolte nell’operazione All Ideas

Un altro duro colpo è stato sferrato nei confronti di alcune famiglie dedite al traffico illecito di sostanze stupefacenti, residenti ed operanti nella zona sud della città.

Alle prime luci dell’alba i Carabinieri della Compagnia di Catanzaro hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 15 soggetti, di cui 7 in carcere, 7 agli arresti domiciliari e 1 obbligo di dimora, emessa dal Gip del Tribunale di Catanzaro su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia.

Gli indagati, tra cui 5 donne, sono ritenuti responsabili, a vario titolo, di associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti, aggravata dalla disponibilità di armi e detenzione e spaccio di sostanze stupefacenti in concorso.

In carcere sono finiti Marcello Amato, 43 anni, ritenuto il capo dell’organizzazione, attualmente detenuto ad Avellino; poi Carmine Amato, alias “Carminuzzo”, (44) Damiano Amato, (32); Gianluca Bevilacqua, detto Felice, (36); Donato Bevilacqua, inteso Mario, alias “u cecato”, (44); Fabio Buccino, (34) e Cosimo Morello, (57).

Agli arresti domiciliari vanno Fiore Bevilacqua, “u muntanaro”, 70enne di Acri (Cosenza); Fabio Bevilacqua (27); Federica Caroleo, (25); Anna Rosa Laganà, (38); Salvatore Laganà, (35); Eleonora Morelli, detta Monica, (36) e Annamaria Passalacqua (32). Obbligo di dimora per Fiorina Morello, 63enne madre dei fratelli Amato.

Il provvedimento trae origine da un’indagine avviata dal Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Catanzaro a seguito dell’arresto in flagranza di  Marcello Amato, avvenuto in data 06 novembre 2014, per il reato di omicidio ai danni di  Alessandro Morelli.

In particolare, immediatamente dopo il citato evento, i militari hanno avvitato una serie di attività di captazione telefonica e ambientale, grazie alle quali è stato possibile non solo acquisire ulteriori elementi in merito al fatto delittuoso ma anche di acclarare il coinvolgimento dell’autore del delitto e di numerosi altri soggetti, legati tra loro da vincoli di parentela, in ordine ad un vasto e fiorente mercimonio di sostanza stupefacente, soprattutto cocaina.

Il contenuto, ancorché criptico, delle intercettazioni, insieme alle dichiarazioni degli acquirenti della sostanza stupefacente, sottoposti a controlli nel corso delle indagini, ha consentito di ricostruire una pluralità di episodi di compravendita di cocaina, posta in essere da un contesto associativo, a conduzione prettamente familiare, fortemente radicato sul territorio (quartiere “Pistoia” di Catanzaro) e coperto da un consolidato clima di omertà.

Nonostante l’ostilità sociale che caratterizza l’area, le attività investigative hanno permesso di disarticolare il sodalizio, riconoscere le principali piazze di spaccio, alcune delle quali note per la massiccia presenza di soggetti di etnia rom e costantemente presidiate da vedette (quartieri Pistoia, Santa Maria e Catanzaro Lido), individuare due distinti canali di approvvigionamento (province di Vibo Valentia e Reggio Calabria) e rinvenire e sequestrare armi e munizioni, oltre a denaro contante e buoni fruttiferi per un valore complessivo di 330.000 Euro, ritenuti provento dell’attività di spaccio e, nel corso dell’operazione odierna, sottoposti a sequestro preventivo.

Tra i destinatari del provvedimento figurano l’ideatore dell’organizzazione, riconosciuto nel predetto Marcello Amato, i suoi tre diretti collaboratori e altri undici soggetti coinvolti nell’associazione dedita all’attività di spaccio.