Caos Sanità in Calabria, il governo accelera. Conte: “Commissario forse già venerdì”

Carlomagno

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Questione di ore, più che di giorni, per trovare l’uomo giusto a guidare la struttura commissariale in Calabria. Sul nuovo commissario che dovrà gestire la sanità locale, l’ennesimo in 11 anni e il quarto nome da inizio mese, il governo è al lavoro per il rush finale.

“Ci vorrà il tempo necessario”, è la premessa diplomatica del premier che sta vagliando i curricula di più papabili. Ma incontrando a Roma una delegazione di amministratori calabresi, Giuseppe Conte rivela che un’indicazione arriverà “nelle prossime ore”. Forse già nel Consiglio dei Ministri convocato per domani. Obiettivo più urgente è rassicurare la comunità di una regione che si sente abbandonata e quasi sotto attacco. Dopo la morte della governatrice Jole Santelli il 15 ottobre scorso, con la regione orfana di una guida, l’emergenza sanitaria, il vulnus del commissario per la sanità dopo i tre flop del governo, la Calabria si sveglia con l’arresto del presidente del Consiglio regionale, Domenico Tallini, per concorso esterno in associazione mafiosa e scambio elettorale politico-mafioso. A questo punto, serve un’azione concreta da Roma.

Da qui il messaggio che Conte affida a sindaci e consiglieri che incontra a margine di un loro sit-in organizzato davanti a Montecitorio: “Potete confermare alle vostra comunità che da parte del governo c’è massima attenzione verso tutti i calabresi”. Il timone della salute regionale va insomma affidato al più presto, ma con un paletto chiaro sulla durata dell’incarico: “Non ci sfugge che una gestione commissariale, che deve essere straordinaria, si trascina da dieci anni rischiando di essere ordinaria – spiega il presidente del Consiglio – Dobbiamo lavorare per dare alla gestione commissariale una prospettiva temporale ben delimitata”.

Del resto a chiedere lo stop al commissariamento sono da tempo gli amministratori locali. E perciò a fine incontro gli animi sembrano più sereni. “Sono state accolte tutte le nostre richieste, in particolare l’esigenza che il commissariamento abbia una durata più breve possibile”, rivela il sindaco di Reggio Calabria, Giuseppe Falcomatà.