Protesta dei Prendocasa per assenza di pagamenti del comune

Sciolto il presidio a palazzo dei Bruzi. A breve l'ente provvederà a saldare gli arretrati. L'iniziativa dopo il taglio dei contributi a sostegno emergenza abitativa che Occhiuto aveva sospeso perché già nel Reddito di cittadinanza

Carlomagno

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Si è conclusa l’occupazione per protesta del primo piano di Palazzo dei Bruzi, sede del Comune di Cosenza, da parte di un centinaio di persone appartenenti al comitato cittadino “PrendoCasa”.

A scatenare la reazione era stato il taglio dei contributi erogati a sostegno dell’emergenza abitativa. L’ente ha assicurato, a breve, il saldo dei contributi arretrati e i manifestanti hanno sciolto il presidio.

“Le famiglie interessate alla problematica, circa 180 – ha spiegato uno dei rappresentanti del Comitato – non ricevono il contributo da ottobre scorso e ad una ventina di loro è già stata recapitata la lettera di sfratto”. I componenti del comitato PrendoCasa avevano manifestato l’intenzione, in assenza di soluzioni, di portare avanti l’occupazione ad oltranza.

Il comune di Cosenza nelle scorse settimane aveva disposto la sospensione del cosiddetto “Fitto casa” perché – spiegava palazzo dei Bruzi – nel Reddito di cittadinanza destinato alle famiglie disagiate è già prevista una quota per l’affitto dell’abitazione. Quindi, per evitare l’erogazione di doppi benefici, l’ente aveva annunciato la sospensione, fermo restando il ricorso ad altre forme di sostegno regionale all’emergenza abitativa.