Non si rassegnava alla perdita del capannone dove aveva svolto la sua attività di rimessaggio e rivendita di natanti, sottoposto a procedura esecutiva immobiliare. A.G., di 46 anni, aveva tentato di ostacolare la vendita all’asta dell’immobile.
Secondo quanto ricostruito, l’uomo avrebbe posto in essere velate minacce, intimidazioni e aggressioni pur di non perdere la disponibilità del capannone. Tre gli acquirenti che stavano per perfezionare l’aggiudicazione, ma A.G. proprio non ci stava.
L’uomo è accusato di avere rivolto minacce, oltre che ai potenziali acquirenti, anche al custode giudiziale, “invitato” a versargli tremila euro al mese nel caso in cui la procedura di vendita dell’immobile si fosse perfezionata, non consentendogli più di esercitare la sua attività .
Le indagini, scattate sulla base della denuncia presentate ai carabinieri di Lamezia Terme da una delle persone minacciate, hanno portato così all’arresto di A.G., per il quale comunque sono stati disposti i domiciliari.