Covid in Rsa dopo vaccinazione, muore una donna risultata positiva. La rabbia dei parenti

La donna, di 94 anni, aveva contratto l'infezione negli ultimi giorni. Un altro paziente delle Residenza è ricoverato grave. Si erano vaccinati quasi tutti a "Casa Serena" di Cassano, nel Cosentino. 30 ospiti su trentatrè e 21 operatori. Ventitrè degenti hanno contratto il covid.

Carlomagno

Ai Lettori

Secondo Piano News non riceve finanziamenti pubblici come i grandi e piccoli media mainstream sovvenzionati a pioggia dallo Stato. Pertanto chiediamo ai nostri lettori un contributo libero che può permetterci di continuare a offrire una informazione vera, libera e corretta.

SOSTIENI L'INFORMAZIONE INDIPENDENTE
 
SEGUICI SUI SOCIAL
Per ricevere gli aggiornamenti lascia un like sulla nuova pagina Fb. Iscriviti anche al Gruppo "Un Unico Copione Un'Unica Regia". Seguici pure su TELEGRAM 1 (La Verità Rende Liberi); e TELEGRAM 2  (Dino Granata), come su Twitter "X" SPN nonché su X (Dino Granata)

Nella giornata di sabato ventitrè ospiti su 33 della Rsa “Casa Serena” di Cassano allo Ionio (Cosenza) sono risultati positivi al virus dopo aver fatto la vaccinazione anti-Covid giovedì scorso. Una donna di 94 anni purtroppo è deceduta. Era risultata positiva al tampone.

La signora è stata ricoverata in condizioni critiche, insieme ad un altro paziente, all’ospedale Annunziata di Cosenza dove la donna è morta domenica. La nipote della donna deceduta assicura che la nonna non era tra i trenta anziani vaccinati. Nella struttura di Cassano erano stati vaccinati quasi tutti, (trenta su 33 degenti e tutti gli operatori sanitari), una cinquantina in tutto, secondo quanto confermato dal presidente del Cda Antonio Golia.

Intanto, si registra la protesta della nipote di uno dei 23 ospiti della Rsa di Cassano che lamenta il fatto di “non riuscire ad avere notizie certe dalla struttura”.

“I telefoni – scrive Sandra Graniti in una lettera all’Ansa – risultano staccati e a noi familiari non è stato diffuso alcun bollettino medico circa lo stato di salute dei nostri cari. Non è un comportamento da Paese civile. Voglio sapere come sta mia nonna e dove la stanno trasportando”.

“Quello di ‘Casa Serena’- afferma ancora Sandra Graniti – è un atteggiamento inaccettabile e come familiari siamo pronti a presentare un esposto alla Procura della Repubblica di Castrovillari per accertare la regolarità dell’operato della struttura nella prevenzione e della gestione dell’emergenza, che al momento risultano del tutto opache. Ci aspettiamo anche che il commissario alla Sanità calabrese, Guido Longo, si attivi immediatamente per fare luce su quanto sta accadendo a questi anziani”.

Nel frattempo, sabato a causa del focolaio post vaccinazione nella casa di riposo, il sindaco di Cassano allo Ionio Gianni Papasso ha dichiarato la “zona rossa”, seppure i casi sono circoscritti in un edificio non accessibile al pubblico, nemmeno ai parenti, come lamentava appunto il nipote di un nonno in degenza nell’istituto calabrese.

Articolo aggiornato il 26 gennaio 2021