Una donna incinta all’ottavo mese ha perso il figlio dopo essersi recata in ospedale a seguito di forti dolori e il personale sanitario le avrebbe detto che era tutto a posto per cui poteva tornare a casa. E’ successo a Milano.
La signora, una donna di 33 anni, che avvertiva fortissimi dolori addominali, si era presentata nel pomeriggio del 2 gennaio all’ospedale di Melegnano ma i medici del nosocomio l’avrebbero visitata e tranquillizzata dicendole di poter andare via senza problemi.
Problemi che sono però sorti in serata, quando la donna ha iniziato a perdere sangue. Quando però è tornata in ospedale e le è stato fatto un cesareo d’urgenza, per il bimbo non c’era più niente da fare.
La donna ha sporto denuncia ai Carabinieri di Melegnano (Milano) dopo avere perso il figlio, probabilmente soffocato dal cordone ombelicale. La nascita era prevista per il 18 gennaio ma la donna ha iniziato ad avvertire forti dolori e quindi lunedì il compagno l’ha portata all’ospedale Vizzolo Predabissi di Melegnano. Lì è stata visitata e dimessa dopo un paio d’ore, ma in serata è tornata nella stessa struttura dove l’intervento d’urgenza non è servito per far nascere il bimbo, perché era già morto. La Procura di Lodi ha aperto un’inchiesta per accertare se vi siano state eventuali responsabilità.