E’ morto il giudice Romano De Grazia, padre della legge Lazzati

Carlomagno
il giudice Romano De Grazia
il giudice scomparso Romano De Grazia

E’ morto lunedì a Lamezia, all’età di 82 anni, il giudice calabrese Romano De Grazia, Presidente emerito della Suprema Corte di Cassazione. De Grazia, uomo di specchiata onestà e da sempre con la schiena dritta, è stato il fondatore del Centro studi nazionale “G. Lazzati” e autore della legge omonima contro il voto di scambio tra politici e mafiosi.

Combattivo fino all’ultimo, sui social ha sempre criticato le modifiche apportate al testo della legge Lazzati, che il magistrato considerava “mutilato” nelle sue parti essenziali.

“Con sincero dispiacere apprendo della scomparsa del giudice Romano De Grazia, un magistrato ‘combattente’, esempio alto di come nella nostra terra lo sviluppo non possa prescindere dall’esercizio della legalità. A lui dobbiamo l’elaborazione della Legge Lazzati contro il voto di scambio ma, in primo luogo, ne ricordiamo la figura integerrima e schietta, riferimento che mancherà”. Lo ha afferma il sindaco di Cosenza Mario Occhiuto esprimendo il cordoglio suo e della giunta.

Nel giugno del 2016, all’indomani della sua rielezione alla guida del Comune di Cosenza, Occhiuto conferì l’incarico a titolo gratuito come supporto in ordine a specifici compiti di verifica e monitoraggio delle politiche per la legalità, la trasparenza e l’integrità degli atti e delle politiche in materia di anti corruzione e della fattispecie del voto di scambio.

“Sta a noi tenere accesa l’azione pregevole dell’amico De Grazia – afferma Occhiuto – tenendone viva la memoria delle opere e dei valori per cui ha speso l’intera esistenza. Alla famiglia giungano le condoglianze da parte della città di Cosenza”.