Papa Francesco è morto. Aveva 88 anni ed era malato da tempo. Il cardinale camerlengo Kevin Farrell ha annunciato con dolore la morte del pontefice, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco”.
“Alle ore 9:47 di questa mattina, Sua Eminenza, il Cardinale Kevin Joseph Farrell, Camerlengo di Santa Romana Chiesa, ha annunciato con dolore la morte di Papa Francesco, con queste parole: “Carissimi fratelli e sorelle, con profondo dolore devo annunciare la morte di nostro Santo Padre Francesco. Alle ore 7:35 di questa mattina il Vescovo di Roma, Francesco, è tornato alla casa del Padre. La sua vita tutta intera è stata dedicata al servizio del Signore e della Sua chiesa. Ci ha insegnato a vivere i valori del Vangelo con fedeltà, coraggio ed amore universale, in modo particolare a favore dei più poveri e emarginati. Con immensa gratitudine per il suo esempio di vero discepolo del Signore Gesù, raccomandiamo l’anima di Papa Francesco all’infinito amore misericordioso di Dio Uno e Trino”. E’ quanto scritto nel bollettino della Santa Sede.
Il Papa proprio ieri, giorno di Pasqua, in carrozzina aveva impartito la benedizione “Urbi et Orbi” dalla loggia della Basilica di San Pietro. Qualche ora prima, visibilmente sofferente, aveva ricevuto in udienza dapprima Re Carlo d’Inghilterra con la sua consorte Camilla, successivamente il vicepresidente degli Stati Uniti JD. Vance, a Roma per una tre giorni. Nella notte del Lunedì dell’Angelo, Pasquetta, sono sorte complicanze ed è spirato alle 7 di mattina per un ictus e un arresto cardiaco.
Jorge Mario Bergoglio era arrivato dodici anni fa, il 13 marzo del 2013, e il mondo lo ha conosciuto per quel semplice “buonasera”. Era il suo primo saluto rivolto al mondo intero e già quella semplicità disarmante preannunciava una ventata di nuovo. Bergoglio ha preso in mano la Chiesa da quello stesso giorno e l’ha condotta per sentieri coraggiosi, aprendo le porte a “tutti, tutti, tutti”, e non preoccupandosi di quell’ala dei cattolici che sono sempre restii alle novità e che dall’interno lo hanno duramente contestato con chi si era spinto a definirlo anche il “liquidatore della Chiesa Cattolica”. Bergoglio era stato eletto nel conclave il 13 marzo del 2013, dopo le clamorose dimissioni di Papa Benedetto XVI che rimase “Vicario” fino alla sua dipartita. Non accadeva da 800 anni. Così dietro le mura vaticane rimasero due papi vestiti di bianco, con solo Bergoglio come “comandante in capo”.
Bergoglio era nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936, figlio di migranti piemontesi: suo padre Mario era ragioniere, impiegato nelle ferrovie, mentre sua madre, Regina Sivori, si occupava della casa e dell’educazione dei cinque figli. Diplomatosi come tecnico chimico, sceglie poi la strada del sacerdozio entrando nel seminario; nel 1958 passa al noviziato della Compagnia di Gesù, i Gesuiti. Da qui una lunga vita al servizio della Chiesa fino a diventare cardinale arcivescovo della sua Baires e dal 2013 il 266esimo Pontefice della Chiesa cattolica.
L’apertura ai divorziati, agli omosessuali, la valorizzazione delle donne fino a dare loro il posto che da secoli era riservato solo ai cardinali. E poi quella Chiesa “in uscita”, verso i più fragili, dai migranti, la sua prima preoccupazione, ai poveri. E’ pensando proprio ai poveri che sceglie un nome che mai nessun Pontefice della storia aveva osato scegliere: Francesco, come il poverello d’Assisi, anche lui un rivoluzionario dei suoi tempi. Contestato pure dall’interno e dall’esterno quando esternò il suo “basta alla frociaggine” nel clero. Pacifista convinto, anche la domenica della Pasqua ha ribadito basta alle guerre: quella in Ucraina, a Gaza e in altri luoghi del pianeta. E’ morto un papa controverso, che in qualche modo ha diviso la Chiesa. Non era infatti amato da tutti per la sua svolta “progressista”. Un papa in questi dodici anni vissuto tra luci è ombre rosse.