Theresa May ha vinto l’attesa sfida elettorale sui Labour ma non a sufficienza per confermare la sua maggioranza assoluta. Tutto si complica per la candidata dei Conservatori. Per governare dovrà ora chiedere il sostegno ad altre forze politiche, altrimenti il parlamento è bloccato. Ma al momento pare nessuno voglia entrare in un governo di “larghe intese”.
Quando lo spoglio è quasi terminato al momento i Tory sono quasi a 300 seggi e il Labour di Jeremy Corbyn oltre 250. La previsione finale si attesta per Conservatori a 318, quindi sotto la soglia magica di 326. Significa che si va verso un “hung Parliament”, un “Parlamento impiccato” alla necessità di dar vita a fragili coalizioni o a governi di minoranza.
Osborne, la “hard Brexit” è finita nella spazzatura – “La “hard Brexit” è finita nel cestino della spazzatura stanotte. Theresa May sarà probabilmente uno dei primi ministri con il mandato più breve della nostra storia”, ha detto l’ex cancelliere dello scacchiere, il conservatore George Osborne, contrario all’uscita della Gran Bretagna dall’Ue. Sebbene il voto di venerdì non era per la Brexit, tutto diventa più difficile per il premier britannico. Da più parti, anche dai Conservatori, arrivano infatti velate richieste di dimissioni per Theresa May.