La premier britannica Theresa May ha firmato la lettera per la notifica dell’articolo 50 del Trattato di Lisbona che, nel momento della consegna al presidente del Consiglio Europeo, Donald Tusk, segnerà l’avvio formale dell’iter della Brexit, il divorzio di Londra dall’Ue sancito dal referendum del 23 giugno scorso.
La lettera, di poche pagine, sarà consegnata alle 13,30 a Tusk dall’ambasciatore del Regno Unito a Bruxelles. E farà scattare i due anni di negoziati previsti per il divorzio.
“E’ il momento di essere uniti”. Così la premier britannica, secondo le anticipazioni dei media del Regno Unito, si rivolgerà più tardi al Paese annunciando l’inizio della Brexit. Nel suo richiamo all’unità dopo le divisioni del referendum ricorda come “siamo una grande unione di persone e nazioni con una storia di cui andar fieri e un brillante futuro”.
La May, sempre secondo le anticipazioni dei media, si impegna a “rappresentare ogni persona in tutto il Regno Unito, inclusi i cittadini Ue”. Secondo la leader conservatrice, i milioni di residenti europei nel Regno “hanno fatto di questo Paese la loro casa”.
“Alle 13,20 oggi, l’ambasciatore Tim Barrow mi consegnerà la lettera con la notifica dell’articolo 50”, lo scrive il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk su Twitter, ricordando che poco più tardi, alle 13,45, farà una dichiarazione per la stampa.
LA SCOZIA PER UN NUOVO REFERENDUM CONTRO BREXIT – Intanto il parlamento scozzese ha votato in maggioranza a favore della richiesta di un referendum “bis” sulla secessione da Londra in risposta alla Brexit. La proposta era stata presentata dalla first minister e leader indipendentista dell’Snp, Nicola Sturgeon. “Non apriremo i negoziati sulla proposta della Scozia”: è la risposta della premier britannica, tramite un suo portavoce. “Ora non è il momento giusto”, ha ribadito il primo ministro, riferendosi all’inizio dei negoziati sulla Brexit.