Il governo Conte è riuscito ad alzare l’asticella del deficit al 2,4% sul pil. Sarà possibile quindi una finanziaria espansiva, contrariamente a quanto varato negli ultimi venti anni dai governi precedenti. “E’ storico, il paese ora respira”, hanno detto esultando Cinquestelle e Lega.
L’accordo è stato raggiunto ieri sera dopo un vertice di maggioranza in cui i vicepremier Di Maio e Salvini, sono riusciti insieme al ministro dell’Economia Giovanni Tria, a trovare le risorse a copertura delle promesse elettorali fatte agli italiani.
Il Cdm ha approvato il Def battezzato “manovra del popolo”. Via libera dunque al Reddito di cittadinanza, pensioni minime a 780 euro, il superamento della Fornero (pensioni a quota 100), risarcimenti ai truffati dalle banche, pace fiscale, parziale flat tax e almeno 15 miliardi di investimenti, oltre a molte altre misure. Scongiurato l’aumento dell’Iva.
“Oggi è un giorno storico! Oggi è cambiata l’Italia!”, ha detto Luigi Di Maio al termine del Cdm affacciandosi insieme agli altri ministri alla balconata di Palazzo Chigi. “Per la prima volta lo Stato è dalla parte dei cittadini. Per la prima volta non toglie, ma dà. Gli ultimi sono finalmente al primo posto perché abbiamo sacrificato i privilegi e gli interessi dei potenti. Sono felice. Insieme abbiamo dimostrato che cambiare il Paese si può e che i soldi ci sono” ha detto il vicepremier.
Il Pd, agita ora lo spauracchio dello spread che stamane in apertura dei mercati si assesta intorno a 260 punti base, meno dei 280 delle incertezze prima che nascesse il governo gialloverde ma, fanno notare dalla maggioranza, “con l’esecutivo precedente aveva sfiorato i 300”.
Salvini: “Passo verso la civiltà. I mercati se ne faranno una ragione” – La nota di aggiornamento al Def è “un passo verso la civiltà” secondo il vicepremier Matteo Salvini secondo il quale “i mercati se ne faranno una ragione”, ha detto stamane il ministro al suo arrivo al comitato per l’ordine pubblico e la sicurezza a Milano.