Cagliari – Avrebbe confessato Igor Diana, il 28enne accusato di aver ucciso i genitori adottivi Giuseppe Diana, di 67 anni, e la moglie Luciana Corgiolu, di 62, nella loro abitazione al numero 13 di via Copernico a Settimo San Pietro, in provincia di Cagliari. La confessione è stata resa nella notte al magistrato dopo un lungo interrogatorio.
Il giovane, accusato di omicidio volontario plurimo, tentato omicidio e resistenza a pubblico ufficiale, è sempre ricoverato nell’ospedale di Iglesias, piantonato dalle forze dell’ordine; deve essere operato per la frattura del gomito provocata da un colpo di pistola sparato dalla polizia.
Diana dopo una fuga durata 35 ore, al momento della cattura si sarebbe prima puntato la pistola alla tempia, minacciando di suicidarsi, poi l’ha puntata contro le forze dell’ordine, premendo il grilletto. A quel punto gli agenti hanno sparato, ferendolo. La pistola di Igor Diana si è inceppata tanto che quando è stato arrestato aveva ancora il carrello bloccato.
Dall’interrogatorio, secondo quanto riportano alcuni media, sarebbe emerso che il giovane dopo il delitto avrebbe dormito due notti coi cadaveri in casa. Non è ancora chiaro il movente che ha portato Igor a massacrare la coppia di genitori adottivi.
Lunedì si terrà l’udienza di convalida per il tentato omicidio dei poliziotti, mentre si attende la richiesta di arresto da parte del pm Daniele Caria che coordina le indagini.
Intanto sabato pomeriggio, alle 16, a Settimo San Pietro si sono svolti i funerali dei coniugi Diana. Il sindaco ha proclamato il lutto cittadino.