E’ già in ospedale per accertamenti, Katia, la bimba di due anni scomparsa ieri e fortunatamente ritrovata viva sabato mattina intorno alle 11. Il ritrovamento in un bosco presso una casa abbandonata.
Sarebbero stati i cani molecolari a individuarla a circa due chilometri da casa. La bimba, si apprende, “sta bene” sebbene sia un po’ “spaventata” per la notte passata fuori.
Immensa la gioia dei genitori e di tutta la comunità di Cusciano di Montorio al Vomano (Teramo) dove la bimba si è volatilizzata ieri pomeriggio mentre giocava davanti casa. Numerose le manifestazioni di giubilo per il ritrovamento della bambina.
Indagano comunque gli inquirenti per capire se la bimba si sia allontanata da sola, si sia persa o sia stata portata via da qualcuno con scopi inconfessabili. Non si esclude un tentativo di sequestro fallito per l’imponente schieramento di soccorsi e per il clamore della notizia in tutta Italia.
Dopo una notte di ricerche senza esito, si temeva il peggio. Nella tarda mattinata di sabato la lieta notizia col ritrovamento della bimba romena.
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I FATTI PRIMA DEL RITROVAMENTO
La sua scomparsa risale alle 18:30 di ieri pomeriggio, ma a distanza di quindici ore al momento ancora nessuna notizia di Katia, la bimba romena di 2 anni e mezzo che, sfuggita al controllo della madre, è scomparsa nel nulla mentre giocava davanti alla sua casa di Cusciano, frazione di Montorio al Vomano, provincia di Teramo.
Per tutta la notte sono proseguite le ricerche tra boschi e sentieri attorno alla zona ma purtroppo senza esito positivo. Imponente lo schieramento di uomini e mezzi di soccorso che per tutta la notte ha battuto l’area. A coordinare le ricerche, il sostituto procuratore Davide Rosati.
Sul posto ci sono circa un centinaio di uomini dei diversi corpi delle forze dell’ordine, volontari del soccorso e cittadini impegnati nelle battute di ricerca. Dall’alto sorvola la zona un elicottero dei vigili del fuoco mentre in mattinata è previsto l’arrivo dell’Esercito dall’Aquila.
Le squadre dei soccorritori, grazie anche al supporto di un elicottero della Capitaneria di Porto attrezzato per il rilevamento dei differenziali termici al suolo, nonché di mezza dozzina di cani molecolari di Polizia di Stato, Carabinieri e Soccorso alpino, provenienti da Abruzzo, Marche e Puglia, hanno battuto i fondi agricoli attorno alle abitazioni della frazione, di solito con un centinaio di abitanti ma in questo periodo affollata da molti residenti stagionali per le vacanze.
Rovistati anche boschi, roveti e anfratti della zona. Della bimba scomparsa non c’è però finora traccia. Una speranza si è accesa verso le 3.30 di sabato, quando tre diversi cani molecolari cui erano stati fatti fiutare indumenti della piccolina, hanno diretto la loro attenzione in un preciso punto di un orto dove la bimba era solita recarsi con il padre, operaio romeno rientrato nella notte dal Paese d’origine per mettersi anche lui nelle ricerche della figlia.
Il prefetto di Teramo, Valter Crudo, ha convocato una riunione in mattinata dell’unità di crisi per un punto delle ricerche. Le indagini sono coordinate direttamente sul posto dal sostituto procuratore Davide Rosati, rimasto tutta la notte al fianco dei soccorritori, con il sindaco di Montorio al Vomano, Gianni Di Centa.
Il magistrato ha disposto ieri sera la perquisizione di tutte le abitazioni del borgo, nell’ipotesi, attuale come le altre, che la bimba possa essere stata oggetto di un adescamento da parte di malintenzionati.