I poliziotti di Cosenza avranno lo spray al peperoncino VIDEO

Carlomagno

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Agenti di Cosenza testano lo spray al peperoncino
Agenti di Cosenza testano lo spray al peperoncino

La Questura di Cosenza avrà uno strumento di autodifesa in più per il presidio del territorio cosentino. Si tratta dello spray al peperoncino, “un’arma” di dissuasione già in dotazione a molte Polizie europee.

La bomboletta già da sabato sarà nelle fondine degli agenti delle Volanti e del Reparto prevenzione crimine che operano nei servizi di controllo del territorio della Provincia di Cosenza.

Lo spray al peperoncino nebulizza un principio attivo naturale a base di “Oleoresin Capsicum” e rappresenta uno strumento di dissuasione e autodifesa che non ha attitudine a recare offesa alla persona, ma mette KO chiunque volesse ostentare minacce o aggressioni, come mostrano le immagini nel video diffuso dalla Polizia di Stato in cui si vedono gli uomini del Questore Luigi Liguori sperimentare il dispositivo.

Il nuovo strumento, spiega una nota della Questura, è una valida alternativa alla forza fisica che può coadiuvare l’autodifesa dell’operatore di polizia nei servizi di prevenzione, rispetta i dettami ministeriali in cui lo spray si definisce uno strumento di autodifesa, non assimilabile ad un’arma, in grado di nebulizzare una miscela irritante oculare con effetti reversibili.

Lo strumento di autodifesa è stato sottoposto alla valutazione dell’Istituto Superiore di Sanità che lo ha valutato assimilabile a quello di libera vendita sul territorio nazionale, non ravvisando gravi rischi per la salute delle persone. E’ infatti molto utilizzato dalle donne che lo acquistano per difendersi da aggressioni a scopo sessuale o altro.

Nel mese di gennaio 2017 i funzionari, i medici e gli istruttori di tecniche operative della Questura di Cosenza, hanno formato tutto il personale della Provincia sul corretto utilizzo dello spray al peperoncino e sulle procedure di decontaminazione, al fine di garantire la massima sicurezza in caso d’uso dello stesso.

Il prodotto urticante potrà essere utilizzato dal personale delle volanti in quelle ipotesi in cui sia fallito ogni tentativo di comunicazione ordinaria, di mediazione o di dissuasione verbale ed il soggetto ha iniziato la sua azione violenta.

Il nuovo dispositivo, nel pieno rispetto del principio di proporzionalità tra offesa e difesa considerate le sue caratteristiche tecniche, potrà essere utilizzato per fronteggiare un’azione violenta, una minaccia od una resistenza rivolta all’operatore di polizia o verso terzi coinvolti nel teatro operativo, evitando così che il comportamento aggressivo in atto venga portato ad ulteriori conseguenze.