Maxiblitz contro il narcotraffico. Con una cooperazione tra Polizia ed Fbi è stata sgominata una rete internazionale di presunti trafficanti di droga appartenenti alla ‘Ndrangheta e operanti tra Calabria, Stati Uniti e Sud America. 15 le persone arrestate e una trentina gli indagati grazie alla stretta sinergia tra la procura di Reggio Calabria diretta da Federico Cafiero de Raho e all’Fbi statunitense.
L’indagine, coordinata dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri, è durata diversi mesi ed è stata condotta dagli uomini dello Sco, il Servizio centrale operativo e dalla squadra mobile di Reggio Calabria, in raccordo con gli agenti del Federal bureau of Investigation.
L’inchiesta, battezzata Columbus, ha consentito di ricostruire vecchie e nuove alleanze tra le famiglie mafiose americane e quelle calabresi, confermando il ruolo di leadership della ‘Ndrangheta nella gestione del traffico internazionale di droga.
Un ristorante nel Queens (Cucino a modo mio), a New York, gestito da un calabrese incensurato, Gregorio Gigliotti, assieme a moglie e figlio, era, secondo quanto ricostruito, la base operativa dell’organizzazione che controllava l’imponente traffico di droga tra gli Stati Uniti e l’Italia. Gli stupefacenti arrivavano in Italia da Costarica e Messico attraverso canali e mezzi sempre più sofisticati.
Gigliotti, assieme ai familiari, è stato arrestato due mesi fa: nel corso della perquisizione dell’Fbi nel ristorante sono stati sequestrati oltre 100mila dollari, sei pistole, un fucile, cocaina e marijuana.
Sono in corso nei due paesi perquisizioni e sequestri. I provvedimenti sono stati emessi dalla Dda di Reggio Calabria e dalla magistratura americana ed eseguiti dal Servizio centrale operativo (Sco) e dalla Squadra mobile di Reggio Calabria, dall’Fbi e dall’Homeland security.