Un cavo trainante della funivia a monte Faito, non lontano da Vico Equense, in provincia di Napoli, si è spezzato all’improvviso giovedì. Il sistema di sicurezza ha bloccato le cabine ma due sono rimaste sospese nel vuoto e una di queste, la più vicina alla stazione sul monte, con a bordo quattro passeggeri e un addetto dell’impianto, è precipitata in un dirupo.
Il bilancio definitivo è di quattro mortie un ferito grave: si tratta di un trentenne israeliano, che è stato soccorso e trasportato in ospedale in elicottero. Attualmente si trova intubato nel reparto di rianimazione e ha riportato fratture multiple agli arti inferiori.
Tra i deceduti c’è il macchinista Carmine Parlato, di 59 anni, e tre turisti. Una di nazionalità israliana, Janan Suliman, di 25 anni, e due inglesi: Margaret Elaine Winn, di 58 anni, e un’altra persona la cui identità non è ancora stata accertata.
Il sindaco della città, Gaetano Manfredi, ha visitato giovedì il luogo della tragedia e spiegato che sono state contattate le ambasciate. Ai microfoni di Rainews il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca ha spiegato che la funivia era rientrata in funzione nel 2017 dopo essere rimasta chiusa per anni. “Avevamo fatto dei lavori di collaudo e manutenzione”, ha spiegato De Luca, “gli ultimi interventi di manutenzione sono stati effettuati un mese fa”.
Sul caso la procura di Torre Annunziata ha aperto un’inchiesta per disastro e omicidio plurimo colposo.
“Siamo nella fase preliminare delle indagini”, l’unico commento rilasciato dal procuratore Nunzio Fragliasso, che ha aperto un fascicolo sulla sciagura della funivia del Faito e si trova da alcune ore sul posto.
Monte Faito, la dinamica dell’incidente
“C’è stata in queste ore veramente una situazione atmosferica pesantissima, quindi immagino quello che può essere successo a 1.500 metri di altezza. Però, ripeto, sono accertamenti tecnici che vanno fatti con il massimo rigore e nei prossimi minuti”, ha aggiunto De Luca.
Quanto alla dinamica, ha chiarito che c’erano “due cabine. Quella che era rimasta a valle, a 100 metri di altezza, con l’aiuto davvero straordinario dei vigili del fuoco, sono stati recuperati e fatti scendere a uno a uno a terra i turisti. La cabina che era rimasta in alto, in montagna ha avuto delle difficoltà. È probabile che sia scesa alla massima velocità e abbia urtato uno dei piloni centrali”.