Trovano una ragazza ubriaca in disco e la violentano in spiaggia, arrestati

Si tratta di tre ragazzi ventenni che la notte di San Lorenzo 2018 hanno approfittato delle circostanze violentando in gruppo una diciottenne. Indagati gli amici per favoreggiamento

Carlomagno

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Notte di San Lorenzo al mareAgenti della Squadra mobile di Reggio Calabria hanno eseguito stamattina un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di tre ragazzi ventenni accusati di violenza sessuale di gruppo ai danni di una loro coetanea. Il fatto è avvenuto nella notte di San Lorenzo, nella notte del 10 agosto 2018.

Le generalità dei tre non sono state diffuse, ma solo le iniziali: Si tratta di C.D. classe 1999, F.S. classe 1999 e C.G. classe 1998. L’operazione in codice è stata denominata “Perseidi”, riferito allo sciame di stelle cadenti che avviene quella notte.

Le indagini – coordinate dal procuratore aggiunto Gerardo Dominijanni e dal pm Paolo Petrolo – hanno consentito di far luce su una drammatica vicenda di violenza sessuale posta in essere, durante una serata danzante in una località del basso Ionio reggino, dove i tre ragazzi, approfittando dello stato di ebbrezza di una ragazza poco più che diciottenne, la conducevano fuori dalla discoteca e abusavano a turno di lei sulla spiaggia.

Dalla ricostruzione dei fatti operata dagli investigatori della Squadra mobile è emerso che la diciottenne aveva subito violenza sessuale da almeno tre giovani sulla spiaggia, all’esterno di una discoteca dove stavano trascorrendo la notte di San Lorenzo. L’allarme dei presunti abusi sessuali subiti dalla ragazza era stato dato da alcuni passanti al personale della Polizia di Stato in servizio di ordine pubblico fuori dal locale. La giovane veniva condotta in ospedale da un’ambulanza per le cure del caso e per essere sottoposta alprotocollo sanitario previsto per le vittime di violenza sessuale.

Le attività investigative venivano condotte con sofisticate intercettazioni telefoniche ed ambientali, attività di monitoraggio attraverso sistemi di videosorveglianza, l’acquisizione di dichiarazioni rese da persone informate sui fatti e con l’analisi, effettuata da personale medico specializzato, dei profili genetici (Dna) degli indagati comparati con quelli prelevati alla vittima in occasione del protocollo eseguito in Ospedale dopo la violenza.

Sulla base delle risultanze investigative acquisite dalla Polizia nel corso delle indagini, i magistrati della locale Procura della Repubblica, chiedevano ed ottenevano dal giudice la misura cautelare della custodia in carcere a carico dei tre presunti autori della violenza sessuale di gruppo, i quali risultano indagati anche per atti osceni, avendo perpetrato lo stupro sulla spiaggia libera nelle immediate vicinanze del locale pubblico, frequentato anche da soggetti minorenni.

Infine, C.D., classe 1999, assieme agli altri due complici della violenza sessuale di gruppo, dovrà rispondere anche del reato di violenza e minaccia perché aveva costretto sotto minaccia una teste oculare, a poche ore dalla consumazione del fatto, affinché non riferisse agli inquirenti ciò che sapeva, suggerendole quel che avrebbe dovuto dichiarare qualora fosse stata sentita dalle forze dell’ordine.

Contestualmente il gip ha emesso la misura cautelare della presentazione alla polizia giudiziaria a carico di B.E. classe 1999, M.A., classe 2000 e F.S., classe 1999, per favoreggiamento personale nei confronti degli autori della violenza sessuale di gruppo, non avendo riferito agli inquirenti ciò che sapevano in merito all’episodio e agli autori del fatto.

Gli arrestati, dopo le formalità di rito in Questura sono stati condotti presso la locale casa circondariale, a disposizione della competente autorità giudiziaria.