“Il Presidente Mattarella,dopo aver sentito i Presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal Presidente del Consiglio”. È quanto si legge in un comunicato del Quirinale.
La decisione del capo dello Stato dopo le dimissioni irrevocabili di Mario Draghi in seguito alla volontà politica delle forze di maggioranza (Lega, M5s e Forza Italia in particolare) di non votare la fiducia al Senato.
A questo punto si andrà a nuove elezioni anticipate, si potrebbe votare il 25 settembre; elezioni dove incombono due incognite: una legge elettorale (il Rosatellum) che nessun partito, dal 2018, ha inteso cambiare perché non garantisce stabilità, e la riforma dei collegi dopo il taglio dei parlamentari targato M5s. Riforma delegata al governo, ma confusionaria.
Insomma, sarà caos totale, ma a Mattarella non erano rimaste alternative per far proseguire un esecutivo ormai privo di una solida maggioranza e di partiti litigiosi che hanno “costretto” Draghi a lasciare (in realtà “SuperMario” non cercava altra occasione per lasciare dopo il fallito tentativo di essere eletto presidente della Repubblica, da egli visto come un “tradimento” degli accordi presi precedentemente e che invece hanno portato alla riconferma di Mattarella).
Intanto i partiti, totalmente svuotati dal proprio consenso (leggi astensionismo) scaldano i motori per avviare una campagna elettorale estiva, che si annuncia scialba e senza entusiasmo, in cui non mancheranno colpi bassi e scambi di veleni da una parte e dall’altra.
Cosa ha detto Mattarella: “Situazione grave, spero nel contributo di tutti
“Come è stato ufficialmente comunicato, ho firmato il decreto di scioglimento delle Camere affinché vengano indette nuove elezioni entro il termine di settanta giorni indicato dalla Costituzione.
Lo scioglimento anticipato del Parlamento è sempre l’ultima scelta da compiere, particolarmente se, come in questo periodo, davanti alle Camere vi sono molti importanti adempimenti da portare a compimento nell’interesse del nostro Paese.
Ma la situazione politica che si è determinata ha condotto a questa decisione”, ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella nella dichiarazione resa subito dopo aver firmato il decreto di scioglimento delle Camere.
“La discussione, il voto e le modalità con cui questo voto è stato espresso ieri al Senato – ha aggiunto – hanno reso evidente il venir meno del sostegno parlamentare al Governo e l’assenza di prospettive per dar vita a una nuova maggioranza. Questa condizione ha reso inevitabile lo scioglimento anticipato delle Camere. Il Governo ha presentato le dimissioni. Nel prenderne atto – ha sottolineato il capo dello Stato – ho ringraziato il Presidente del Consiglio Mario Draghi e i Ministri per l’impegno profuso in questi diciotto mesi. È noto che il Governo, con lo scioglimento delle Camere e la convocazione di nuove elezioni, incontra limitazioni nella sua attività. Dispone comunque di strumenti per intervenire sulle esigenze presenti e su quelle che si presenteranno nei mesi che intercorrono tra la decisione di oggi e l’insediamento del nuovo Governo che sarà determinato dal voto degli elettori”.
“Ho il dovere di sottolineare – ha stigmatizzato Mattarella – che il periodo che attraversiamo non consente pause negli interventi indispensabili per contrastare gli effetti della crisi economica e sociale e, in particolare, dell’aumento dell’inflazione che, causata soprattutto dal costo dell’energia e dei prodotti alimentari, comporta pesanti conseguenze per le famiglie e per le imprese. Interventi indispensabili, dunque, per fare fronte alle difficoltà economiche e alle loro ricadute sociali, soprattutto per quanto riguarda i nostri concittadini in condizioni più deboli.
Indispensabili – ha rimarcato ancora – per contenere gli effetti della guerra della Russia contro l’Ucraina sul piano della sicurezza dell’Europa e del nostro Paese. Indispensabili per la sempre più necessaria collaborazione a livello europeo e internazionale. A queste esigenze si affianca – con importanza decisiva – quella della attuazione nei tempi concordati del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr), cui sono condizionati i necessari e consistenti fondi europei di sostegno. Né può essere ignorato il dovere di proseguire nell’azione di contrasto alla pandemia, che si manifesta tuttora pericolosamente diffusa. Per queste ragioni mi auguro che – pur nell’intensa, e a volte acuta, dialettica della campagna elettorale – vi sia, da parte di tutti, un contributo costruttivo, riguardo agli aspetti che ho indicato; nell’interesse superiore dell’Italia”, ha concluso.