Una valanga di quattrini, 600 milioni, destinati alle Coop che gestiscono i migranti. Lo prevede il decreto legge “Disposizioni urgenti in materia fiscale e per il finanziamento di esigenze indifferibili” – collegato alla manovra di bilancio – firmato oggi dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella.
SOLDI ALLE COOP CHE GESTISCONO I MIGRANTI – Si tratta di soldi destinati all’accoglienza – ossia a istituti e cooperative – degli immigrati: per l’attivazione, la locazione, la gestione dei centri di trattenimento e di accoglienza per i migranti.
In più, sempre denaro destinato all’accoglienza, altri 100 milioni sono destinati ai comuni. “Quale concorso – è scritto nel decreto fiscale – dello Stato agli oneri che sostengono i Comuni che accolgono richiedenti protezione internazionale è autorizzata la spesa di 100 milioni di euro per l’anno 2016. Per questo, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, è istituito un apposito Fondo iscritto nella missione “Immigrazione, accoglienza e garanzia dei diritti”, programma “Flussi migratori, interventi per lo sviluppo della coesione sociale, garanzia dei diritti, rapporti con le confessioni religiose”.
500 EURO AL MESE PER OGNI MIGRANTE RICHIEDENTE ASILO – Con un decreto successivo ad hoc del ministero dell’Interno si definiranno le modalità di riparto delle risorse per un massimo di 500 euro (mensili) a immigrato richiedente asilo.
EQUITALIA CAMBIA NOME E SARA’ PIU’ AGGRESSIVA – Dal primo Luglio 2017 scompare Equitalia per far posto all'”Agenzia Entrate Riscossione”, un ente pubblico economico di nuova costituzione che assorbirà tutto il personale, e opererà sotto il coordinamento e gli indirizzi del Ministero dell’Economia. Il presidente del nuovo istituto sarà il direttore dell’Agenzia delle Entrate. La rottamazione – si legge nella relazione tecnica – congiuntamente all’effetto degli interventi di potenziamento della riscossione, porterà un gettito erariale di 3,7 miliardi di euro nel triennio 2017-2019. La “definizione agevolata” garantirà nel solo 2017 un gettito da due miliardi.
LE MULTE RESTERANNO – Nel decreto si legge che le cartelle esistenti per le multe elevate per infrazioni al Codice della strada non saranno rottamate, ma saranno eliminati i soli interessi maturati. Resteranno le maggiorazioni per i ritardati pagamenti.
OPPOSIZIONI CRITICHE – Il provvedimento del governo, che ha efficacia, deve essere convertito in legge entro sessanta giorni, nel frattempo passa al vaglio del Parlamento. Molto critiche le opposizioni che ritengono, come Matteo Salvini che questa sia una presa in giro.
EQUITALIA sparisce? No, cambia nome.
Si chiamerà “Agenzia delle entrate – riscossione”.
Ennesima presa per il culo renziana.#iovotono— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) 22 ottobre 2016