
I carabinieri del comando provinciale di Macerata hanno arrestato la figlia e il nipote di Rosina Carsetti, la 78enne trovata senza vita la sera della vigilia di Natale 2020 a Montecassiano, in provincia di Macerata.
Si tratta di Arianna Orazi e suo figlio Enea Simonetti. Madre e figlio, rispettivamente figlia e nipote della vittima, sono accusati di concorso in omicidio volontario premeditato pluriaggravato dalla minorata difesa della vittima. I due arrestati sono finiti in carcere.
Coinvolto anche il marito 79enne della donna, Enrico Orazi, nei cui confronti, però, il giudice non ha disposto nessuna misura cautelare. I tre avevano raccontato che la morte di Rosina era avvenuta durante una rapina in casa, messa a segno da uno sconosciuto mascherato.
Un racconto non ritenuto credibile dagli inquirenti, tanto che i tre sono accusati anche di simulazione di reato. Pochi giorni prima del 24 dicembre, Rosina Carsetti si era rivolta, accompagnata da un’amica ad un centro antiviolenza a Macerata per fissare un appuntamento con una avvocatessa per gravi tensioni familiari.
Secondo il racconto dei familiari, riportato dal Resto del Carlino, la morte di Rosina Carsetti era avvenuta durante una rapina messa a segno da uno sconosciuto entrato in casa nel pomeriggio della vigilia di Natale, che aveva immobilizzato Arianna e il padre, legandoli.
Era stato Enea a liberarli, al ritorno a casa (dove vivevano tutti insieme) dopo avere fatto la spesa. A quel punto si erano accorti che la donna giaceva senza vita in cucina. La loro versione però non era stata ritenuta attendibile dagli investigatori.
Dall’autopsia era emerso che la 78enne era morta soffocata, con traumi da schiacciamento sul torace che avevano provocato la rottura di alcune costole.
Arianna Orazi è anche accusata di aver diretto ed organizzato la cooperazione dei complici nonché di maltrattamenti in danno della vittima Rosina Carsetti.