L’accordo siglato tra Google e Twitter nel febbraio scorso diventa operativo: i tweet ora compaiono tra i risultati del motore di ricerca di Mountain View, in una mossa con cui il microblog punta a incrementare (forse) traffico e utenti. Cercando Taylor Swift su Google, ad esempio, compariranno i tweet più recenti della cantante, e con un click si accederà a Twitter. In teoria.
Non sempre è così infatti perché una volta appresa e approfondita la notizia, ad esempio su Google News o sul web che motivo c’è di cliccare per leggere il telegramma di 140 caratteri della cantante? Comunque, la novità riguarda solo gli Usa e i dispositivi mobili, ma sarà estesa anche ai pc e ad altre nazioni.
L’intesa è l’ultimo passo del social network per guadagnare visibilità, attirare un maggior numero di visitatori sulla piattaforma e ampliare la propria base di utenti mensili, che supera di poco di 300 milioni di persone. Google, dal canto suo, avrà accesso in tempo reale al mezzo miliardo di cinguettii che vengono pubblicati ogni giorno, un operazione che potrà tornargli utile per analizzare usi e abitudini degli utenti per poi guadagnarci in pubblicità.
Un accordo simile tra le due società era già stato siglato nel 2009 per poi essere interrotto nel 2011. Stando ad alcune indiscrezioni raccolte dal Wall Street Journal, la rottura era stata determinata dai pochi vantaggi ottenuti da Twitter in termini di maggiore traffico e crescita dell’utenza. In realtà, il rischio rimane, perché come spiegavamo su Big G appariranno integralmente i 140 caratteri del social, per cui una volta letto il messaggio sui feeds di Google perché cliccare su Twitter?