Aveva in mente di cancellare ogni traccia della madre e dopo averla massacrata ha dato fuoco al suo corpo, il 48enne disabile psichico che ieri sera a Limbiate (Monza) ha accoltellata a morte la madre 82enne Rosanna Bezzi nella loro casa in via Piave, a Limbiate.
La donna dormiva quando, Alessandro Magni, il figlio omicida, ha commesso l’orrendo crimine. Dopo ha cosparso il cadavere di liquido infiammabile per poi appiccare le fiamme che sono divampate subito avvolgendo il corpo della donna e tutta la stanza.
A far scattare l’allarme sono stati i vicini, quando il fuoco aveva già raggiunto il letto e altre parti della camera da letto. In cura a Milano, poi a Garbagnate, Magni era rientrato a casa della madre con la quale viveva solo, da quando il marito della donna era morto nel 2007. L’uomo era disoccupato e sarebbe stato in cura presso il Centro di igiene mentale.
Il movente è forse riconducibile a un gesto di pura follia dell’uomo, oppure per le continue richieste, inevase, che faceva alla madre Rosanna Bezzi per avere soldi che gli servivano, forse, per comprarsi psicofarmaci o altro.
L’uomo si trova ora in stato di arresto nel carcere di San Vittore a Milano ma non è escluso che per lui il pm lombardo, Marcello Tatangelo, possa decidere di non procedere a causa delle sue condizioni mentali e adottare un provvedimento di “custodia” in qualche istituto per malati psichici.