“La neve c’è, da giorni. Ma gli impianti sono chiusi. E nonostante le promesse di riapertura, a Lorica non si sale e non si scende. Con grave danno per l’immagine della Calabria turistica e dell’economia silana”. Lo afferma Gianluca Gallo, consigliere regionale della Calabria della Casa delle Libertà.
“Un altro Capodanno da dimenticare per la rinominata località sciistica calabrese. «Operatori turistici e amanti della neve attendevano con ansia l’arrivo del Natale – ricorda Gallo – per veder realizzati gli impegni presi dal presidente della giunta regionale: aprire gli impianti di risalita di Lorica. Invece, dopo il Natale è passato anche il Capodanno senza alcuna novità né le dovute scuse sulle promesse disattese e, soprattutto, senza neppure un cenno sulle prospettive future: niente”.
Un silenzio che, secondo l’esponente della Casa delle Libertà, “rischia di far male, e pure tanto, ad un territorio già ferito da altre vicende, come quelle di carattere penale che qualche tempo fa misero in serio pericolo l’investimento da 15 milioni di euro programmato dalla precedente amministrazione regionale, nell’ambito del Pisl “Hamata Sila”, con l’obiettivo di rimettere in moto l’economia della zona”.
Per il consigliere bisogna “investire una quota di fondi europei per dar vita alla “Lorica Ski Area”, un centro turistico polifunzionale corredato di nuovi impianti di risalita, in sostituzione di quelli preesistenti, vetusti e non più funzionali. “Le questioni giudiziarie che hanno coinvolto la società vincitrice della gara d’appalto – sottolinea Gallo – sembravano superate. Almeno così ha ripetuto a più riprese Oliverio, che lo scorso novembre, in conferenza stampa, era giunto a indicare anche una data per l’inaugurazione: 15 dicembre”.
“Ad oggi, però, quel termine è passato senza che nulla di positivo succedesse. Pare si stiano effettuando ancora verifiche legate al collaudo delle nuove opere. Ma per fugare ogni dubbio legato a voci e indiscrezioni, come pure all’ansia di veder tornare alla dovuta normalità uno dei centri turistici di maggior pregio dell’intero Meridione, sarebbe opportuno che la Regione battesse un colpo, quantomeno per chiarire la situazione e dare certezze agli operatori del settore”.
Conclude Gallo: “Come dimostrano le migliaia di presenze registrate anche in questi giorni nella vicina Camigliatello, la Sila può vivere di turismo. Saremo vigili perché la Regione non lo dimentichi, come sembra aver fatto per tante altre faccende, non ultimi i lavoratori percettori di mobilità in deroga, da mesi senza un centesimo nonostante le promesse. Le stesse fatte per Lorica, puntualmente tradite”.