Facevano investimenti mirati per cercare di nascondere i “guadagni” della loro attività illecita comprando cavalli, gioielli, automobili e in un caso addirittura un biglietto della lotteria con una fortunata vincita.
Così, dopo tre anni di accurate indagini, questa mattina, la Squadra mobile di Torino, in collaborazione con il Servizio Centrale Operativo (Sco), ha eseguito 12 arresti dei 16 previsti nell’ordinanza di custodia cautelare spiccata nell’ambito dell’operazione chiamata “Hunters”. I componenti della banda sono riconducibili ad un noto esponente della ‘ndrangheta di Moncalieri (non destinatario di misura cautelare). I reati contestati sono spaccio di stupefacenti, usura, porto e detenzione di armi da fuoco.
Questa mattina, inoltre, durante una delle 30 perquisizioni previste è stata arrestata anche un’altra persona in quanto trovata in possesso di piante di marijuana e di una pistola rubata.
Oltre alle misure cautelari personali, è stato eseguito anche il sequestro preventivo di vari beni stimati per oltre 4 milioni di euro. Tra cui gioielli, oro, orologi, auto e 6 cavalli da corsa, tra questi “Orilio” figlio del famoso Varenne nonché il biglietto della lotteria che doveva servire da “investimento” custodito in una cassetta di sicurezza. I cavalli da corsa erano riconducibili ad uno degli arrestati, fittiziamente intestati alla moglie.
L’attività investigativa ha consentito di rivelare che gli arrestati si rifornivano di sostanza stupefacente dai principali trafficanti calabresi trapiantati nel nord Italia ed in Spagna.
Tra i vari capi d’imputazione vi è anche quello di usura ai danni di un tabaccaio di Nichelino, al quale, a seguito di un prestito di denaro, aveva applicato tassi di interesse superiori al 100% annuo. Con l’illecito guadagno, inoltre, gli arrestati provvedevano al mantenimento di alcuni ‘ndranghetisti detenuti a seguito delle recenti operazioni denominate “Crimine” e “Minotauro”.