Era ubriaco il camionista del Tir piombato su un’auto ferma al casello di Rondissone (Torino) della A4 Torino-Milano per prendere il biglietto del pedaggio.
L’autista, uno slovacco di 63 anni, era fuggito ma è stato rintracciato e arrestato dopo una fuga di 40 chilometri.
L’uomo è in carcere e dovrà rispondere di omicidio stradale plurimo commesso in stato di ebbrezza e omissione di soccorso. La norma sull’omicidio stradale, in questo caso, prevede il massimo della pena, e cioè 18 anni di prigione.
Feriti i tre figli della coppia, che ora sono rimasti orfani dei genitori. La loro figlia di pochi mesi e i due fratellini di 3 e 5 anni, che sono sotto osservazione nel reparto di chirurgia: nello schianto hanno riportato vari traumi ma non sono in pericolo di vita.
[Aggiornato il 24 settembre 2016]
IL VIDEO DELL’INVESTIMENTO DEL TIR
Tragedia in autostrada in Piemonte. Un Tir ha trovolto un’auto ferma al casello di Rondissone (Torino) della A4 Torino-Milano per prendere il biglietto del pedaggio. Sulla vettura c’era un’intera famiglia di origini marocchine. I genitori sono morti sul colpo, feriti i tre figli, due bambini e un neonato, trasportati dal 118 al Regina Margherita di Torino. Le vittime sono Mostafà El Chouifi, 39 anni e Nora Rharif, di 30 anni, appunto il papà e mamma dei bambini.
Ferito, in modo non grave, il conducente di una seconda auto travolta dal Tir. L’autista del mezzo pesante, dopo l’impatto è scappato in direzione di Milano senza prestare soccorso. Il camion è stato fermato dalla polizia stradale dopo 40 chilometri. L’autista, uno slovacco, è apparso in stato confusionale quando è stato bloccato dagli agenti.
Secondo la ricostruzione della polizia stradale, prima di travolgere l’auto con la famiglia a bordo, il tir aveva già provocato un incidente alla periferia di Torino. E ha provocato un incidente, il terzo, anche a Villarboit, dove è stato fermato.