E’ stato risolto il giallo di Padova. Un uomo, Renato Rossi, 68 anni, di Martellago (Venezia) è stato sottoposto questa sera a fermo dai carabinieri di Padova in relazione all’omicidio di Ezio Sancovich, 62 anni, l’agente di commercio ucciso domenica sera con tre colpi di pistola all’interno della sua auto a Piombino Dese (Padova).
Dopo alcune ore di interrogatorio Rossi è crollato e ha ammesso l’omicidio ai militari. All’origine del gesto ci sarebbe un contrasto per alcuni debiti non pagati.
Ezio Sancovich, operante nel settore dell’abbigliamento, nella tarda serata di domenica è stato trovato ucciso a Piombino Dese (Padova). L’uomo era riverso all’interno della sua auto con tre proiettili in testa sparati da una pistola di piccolo calibro e a distanza ravvicinata.
Le indagini sulla morte di Ezio Sancovich, condotte dai carabinieri, sono culminate martedì 2 febbraio col fermo di Renato Rossi. Secondo i primi rilievi, l’auto non presentava alcun segno di effrazione né danneggiamento esterno. L’ipotesi prevalente è che la tragedia si sia consumata all’interno dell’auto.
A Rubano (Padova), dove Ezio Sancovich risiedeva, lo hanno descritto come un tranquillo padre di famiglia. Una moglie, due figlie e la passione per la bicicletta. “Abbiamo saputo della tragedia, siamo sconvolti – racconta una vicina di casa che dice di parlare anche a nome della famiglia -. Ezio era una persona normale, tutto lavoro e famiglia, con l’hobby della bicicletta”, ha concluso. [Aggiornato il 2-2-2016 – ore 20:47]