
“Per i clandestini è finita la pacchia, devono fare le valigie, con calma, ma se ne devono andare”: così il ministro dell’interno, Matteo Salvini che attacca le Ong: “Sulle Ong stiamo lavorando e ho le mie idee: quello che è certo è che gli Stati devono tornare a fare gli Stati e nessun vice scafista deve attraccare nei porti italiani”.
Rispondendo a chi gli chiedeva quale fosse il suo primo passo da ministro, Salvini ha detto: “Domani sarò in Sicilia che è la nostra frontiera. Ci sono da migliorare accordi con Paesi da cui arrivano migliaia di disperati e non possiamo permetterci né per loro né per noi di continuare a mantenerne alcune centinaia di migliaia in Italia”.
Bagno di folla per il neo ministro dell’Interno al termine della parata del 2 giugno. Il vicepremier si è fermato a lungo con le decine di persone che lo acclamavano, tra selfie e abbracci. “Salva l’Italia”, “ora rispettate i patti” ma anche un “non lasciare Berlusconi”, tra le richieste dei sostenitori. Il neo ministro ha avuto non pochi problemi per raggiungere piazza Venezia, “braccato” ogni centimetro dai sostenitori. “Ragazzi devo andare in ufficio”, la richiesta di Salvini nel tentativo di dribblare la folla.
Il governo Conte vuol partire da migranti e lavoro per realizzare il contratto sottoscritto da Lega e M5s. Il neo ministro per il Lavoro Luigi Di Maio, in un video su Fb ha annunciato di “applicare la misura quota 100 per superare la Fornero”.

Nel mostrare i due ministeri dove Di Maio lavorerà, ha aggiunto: “Questi due ministeri, insieme sono una potenza, se si parlano. Da questi ministeri partono i nostri cavalli di battaglia. Tra le iniziative da affrontare subito, nel breve medio e lungo periodo, ci sono il via allo spesometro, al redditometro, agli studi di settore. Poi dobbiamo portare avanti delle politiche industriali, con investimenti nell’auto elettrica”.
“Il Job Act – ha evidenziato Di Maio – va rivisto, c’è troppa precarietà. La gente non ha certezza neanche più per prenotarsi le vacanze non solo per sposarsi e se dobbiamo dare più forza all’economia la dobbiamo ridurre”.