Gran Bretagna e Europa sotto choc il giorno dopo la morte della deputata Labour, Jo Cox, 41 anni, dopo essere stata aggredita per strada di un uomo di 52 anni, Tommy Mair, arrestato dalla Polizia. L’assassinio è un “attacco alla democrazia”, ha detto il segretario del Labour Jeremy Corbyn che si trova a Birstall, dove è avvenuto l’assassinio della parlamentare, da lui definito come “atto mosso dall’odio”.
“Dove vediamo l’intolleranza dobbiamo respingerla. Questi sono i valori che Jo Cox rappresentava”, ha detto il premier britannico David Cameron, che ieri aveva commentato la notizia della morte della parlamentare giudicandola “una tragedia”.
La regina Elisabetta ha scritto in forma privata una lettera di condoglianze a Brendan Cox, marito di Jo Cox, la deputata laburista uccisa ieri a Birstall, vicino a Leeds. Lo ha annunciato Buckingham Palace.
Media, deputata uccisa aveva ricevuto minacce – La deputata laburista uccisa ieri a Birstall, vicino a Leeds, aveva ricevuto diversi messaggi di minacce negli ultimi tre mesi. Ma nonostante questo, sottolinea il Times, la revisione delle misure di protezione per Jo Cox da parte della polizia era ancora in corso.
Spunta legame fra killer e gruppo suprematista – Spuntano sospetti di un legame fra Tommy Mair, l’uomo arrestato con l’accusa di aver ucciso ieri la deputata britannica laburista Jo Cox, e un gruppo suprematista bianco, visceralmente ostile all’Europa e simpatizzante del vecchio apartheid sudafricano. Ne scrive oggi l’Independent online. Il gruppo in questione si chiama Springbok Club e Mair risulta citato nel database della rivista online che esso pubblica, la Springbok Cyber Newsletter, fin da 10 anni fa.