Più di 100 scienziati, esperti nella lotta all’Aids, sono morti nel tragico disastro aereo in Ucraina costato la vita a 298 persone tra cui 80 bambini. I ricercatori sarebbero dovuti andare alla conferenza mondiale sull’Hiv a Melbourne, in Australia che doveva essere in programma in queste ore.
Nell’incidente, causato da un missile sganciato dai separatisti russi in Ucraina (Leggi l’intercettazione che li incastra) ha perso la vita tra gli altri, Joep Lange, ex presidente dell’Associazione Internazionale per la Lotta contro l’Aids e pioniere della lotta all’Hiv.
Lange ha portato un enorme contributo allo studio di terapie sperimentali e la prevenzione contro la trasmissione del virus da madre a figlio. Joep è ha dedicato tutta la sua vita al trattamento dell’HIV in Asia e in Africa”, ha detto David Cooper, capo di un organismo di ricerca del Kirby Institute.
La notizia è stata confermata dall’Organizzazione Internazionale per l’AIDS. Finora, tuttavia, non ha fornito un elenco esatto delle vittime.
Tra le vittime anche Glenn Thomas, un ex giornalista della BBC e portavoce di lunga data per l’Organizzazione Mondiale della Sanità.
La comunità scientifica internazionale concorda sul fatto che la perdita dei leader della lotta contro l’Aids “avrà conseguenze globali. La loro conoscenza è insostituibile”, ha riconosciuto il prof. Richard Boyd della “Monash University“, la più grande università australiana con campus in oltre che nel continente, in Malesia, Sud Africa, India e anche in Italia.