Sono poco meno di 400 le scosse di terremoto tra il 2° e il 3° grado registrate dall’Ingv nel Centro Italia da mercoledì mattina fino a giovedi mattima. 7 scosse sono sulla scala del 4, mentre quattro sono state quelle superiori a magnitudo che hanno scosso l’Italia centrale già in ginocchio per l’ondata di neve e gelo.
In Abruzzo, alcune aree registrano un metro e mezzo di neve con conseguenti gravi disagi per via dell’interruzione dell’energia elettrica (quasi 100 mila famiglie senza corrente in Abruzzo e 14 mila nelle Marche) oltre dell’assenza di acqua per via dei tubi ghiacciati o spaccati dal ghiaccio.
Imponenti i soccorsi che devono operare in condizioni estreme. Mobilitato anche l’esercito. Il vero ostacolo adesso sono neve e ghiaccio. Impossibile al momento fare verifiche sulle strutture per capire che danni ha provocato il sisma.
Ci sono interi centri sommersi dalla neve e valanghe causate con tutta probabilità dagli eventi sismici. Un anziano di 83 anni è morto sotto una stalla, crollata nel Teramano, un disperso risulta ad Ortolano, dove non si trova un uomo travolto da una slavina che si è staccata sopra le case della frazione di Campotosto (L’Aquila).
“Diverse zone non sono state raggiunte ma molte zone sono isolate. Il tutto reso più difficile dalla viabilità”, ha detto il capo della Protezione civile, Fabrizio Curcio, che ha invitato ad evitare spostamenti. . Decine le frazioni isolate, che i soccorritori non sono ancora riusciti a raggiungere a causa delle forti nevicate. Al terremoto si aggiunge infatti un’ondata di maltempo che non dà tregua ormai da giorni.