ROMA – Il leader de “La Destra”, Francesco Storace è stato assolto in Appello dall’accusa di vilipendio dell’allora capo dello Stato Giorgio Napolitano. I giudici della prima Corte d’Appello hanno prosciolto Storace, presente in aula, “perchè il fatto non costituisce reato”.
La sentenza è stata accolta da un applauso dai presenti in aula. “Sono proprio contento – ha commentato l’ex ministro – per questa sentenza. Io comunque stasera al Quirinale non ci vado perché non voglio vedere Napolitano. S’ingozzino loro”.
“Evidentemente si poteva dire indegno a un Presidente della Repubblica fazioso. Se Mastella non avesse autorizzato il processo – ha aggiunto Storace – si sarebbero risparmiati tanti soldi. Adesso vanno anche ringraziati i miei avvocati Naso e Reboa. Sono stati appassionati difensori di una battaglia di libertà”.
I fatti che gli erano contestati risalgono alla fine del 2007, quando denunciando “l’uso spregiudicato del voto dei senatori a vita per il governo Prodi”, definì l’allora presidente della Repubblica Giorgio Napolitano “indegno”, per cui scattò d’ufficio il reato di “Offese all’onore o al prestigio del presidente della Repubblica”, contemplato all’articolo 278 del codice penale. Un reato che prevede da uno a 5 anni di carcere.