“Erano soli e infreddoliti”, si è giustificato così un uomo italiano, di 52 anni, fermato nei pressi di Budapest in Ungheria con l’accusa di traffico di esseri umani. A bordo del suo furgone, diretto in Germania, la polizia magiara ha trovato infatti 33 migranti siriani, che erano stati raccolti per strada dal presunto trafficante.
L’uomo è stato intercettato nei pressi del più grande lago d’Europa, a Balaton, ed è stato ammanettato. All’interno del furgone, un Fiat Ducato di color amaranto, i migranti erano stipati seduti e in piedi. L’ambasciata italiana a Budapest su sollecitazioni della Farnesina sta facendo verifiche.
L’uomo è stato subito ammanettato e tradotto in carcere con l’accusa di traffico di esseri umani. “Erano soli e infreddoliti, mi sono fermato e gli ho dato un passaggio”, avrebbe detto il presunto schiavista made in Italy. Un “passaggio”, secondo quanto appreso, dalla Serbia alla Germania. Quasi mille chilometri.