Il giorno dopo la bufera sul Movimento Cinque Stelle sul caso di Quarto (Napoli), interviene direttamente il leader Beppe Grillo per dire la sua e affermare che “La camorra non condiziona il M5S”. L’ex comico pone otto domande e otto risposte sulla vicenda. Nel post, in cui si ironizza sulla condanna inflitta a Daniele Ozzimo (Pd) una foto a fumetti con Renzi e il titolo “Intanto #condannanovoi”.
Riepilogando brevemente la vicenda, ieri il quotidiano La Stampa ha pubblicato alcune intercettazioni di un imprenditore in odore di camorra che, a giugno, chiedeva il voto per Rosa Capuozzo, candidata M5S poi eletta sindaco di Quarto, centro di 40mila anime nell’area Flegrea, a una ventina di chilometri da Napoli.
Il Partito democratico appena appresa la notizia rilanciata dalle agenzie è partito all’attacco chiedendo che della questione di occupi la commissione Antimafia. Si tratta di “Notizie inquietanti”, per le quali il vicepresidente della Camera, “Luigi Di Maio dovrà chirire”, dice la vicesegretario Dem Serracchiani. Il M5S replica a stretto giro: “A Quarto siamo parte lesa, il Pd abbia la decenza del silenzio”.
Ecco le intercettazioni di cui tanto si parla e che sono state pubblicate dal giornalista de La Stampa, Guido Ruotolo che nel pezzo spiega che si tratta di “una intercettazione telefonica che risale al primo giugno scorso tra il primo e secondo turno delle comunali di Quarto”.
Intercettazioni contenute nel fascicolo del pm John Henry Woodcook che indaga su presunti intrecci e voto inquinato tra camorra e amministrazione comunale di Quarto. Il 22 dicembre il pm dispone una serie di perquisizioni per acquisire elementi utili alla sua inchiesta giudiziaria, mentre il 23 dicembre, afferma Beppe Grillo sul suo blog, sono state diffuse le intercettazioni.
“L’imprenditore – scrive Ruotolo – legato al (presunto) clan camorrista dei Polverino, Alfonso Cesarano, dà indicazioni di appoggiare al ballottaggio il candidato a sindaco dei Cinque Stelle, Rosa Capuozzo: «Adesso si deve portare a votare chiunque esso sia, anche le vecchie di ottant’anni. Si devono portare là sopra, e devono mettere la X sul Movimento 5 Stelle».
“Per non essere equivocato – prosegue il giornalista de La Stampa – l’imprenditore sospettato di essere colluso con la camorra spiega al suo interlocutore: «L’assessore glielo diamo noi praticamente. E lui ci deve dare quello che noi abbiamo detto che ci deve dare. Ha preso accordi con noi. Dopo, così come lo abbiamo fatto salire così lo facciamo cadere».
La “pecora nera” dei Cinque Stelle, l’uomo del presunto patto inconfessabile con la camorra, Giovanni De Robbio, è stato cacciato dai Cinque stelle quando ormai l’inchiesta del pm John Henry Woodcook cominciava a essere stringente”.
“De Robbio, si legge ancora sul quotidiano torinese – in cambio di voti avrebbe promesso a Cesarano la gestione del campo sportivo e comunque di agevolarlo negli affari legati alla amministrazione comunale. De Robbio avrebbe poi promesso a un altro maneggione, Mario Ferro, l’assunzione al cimitero del figlio. Ma c’è un altro nervo scoperto per i grillini: la scelta recente del sindaco di stravolgere la gestione del campo sportivo. La procura di Napoli aveva sequestrato la società sportiva del camorrista Castrese Parigliola (ora al 41 bis) affidando la squadra di calcio a “Sos Impresa”…”
Questa una breve sintesi dei fatti. Tornando alla reazione del M5S, sul blog il leader Beppe Grillo pone 8 domande e otto risposte per fare chiarezza sul caso:
1) E’ vero che un consigliere M5S è stato indagato dalla DDA?
Sì, ma va precisato che l’ex consigliere De Robbio è stato espulso dal MoVimento 5 Stelle il 14 dicembre 2015 per comportamenti palesemente non conformi al programma, una decina di giorni prima che ricevesse l’avviso di garanzia.
2) E’ vero che i voti raccolti dall’ ex consigliere De Robbio sono stati determinanti per la vittoria a Quarto?
No è falso. Il M5S ha vinto con il 70.79% dei voti pari a 9.744 preferenze contro i 4.020 degli avversari. L’ex consigliere De Robbio ha raccolto 840 voti.
3) E’ vero che il Sindaco ha ceduto alle richieste dell’ex consigliere De Robbio sullo stadio?
No. Le ha respinte facendo sì che rimanesse in mani pubbliche anziché in mani private.
4) È vero che la camorra condiziona il M5S di Quarto?
Assolutamente no. Le indagini dimostrano che il sindaco e l’amministrazione sono parte lesa e non hanno mai ceduto alle pressioni politiche avanzate dall’ex consigliere De Robbio.
5) Il sindaco non ha mai ceduto alle richieste dell’ex consigliere?
Assolutamente no. Il sindaco si oppose anche alla sua nomina a presidente del consiglio Comunale di Quarto nonostante fosse il più votato.
6) E’ vero che il sindaco di Quarto Rosa Capuozzo è indagata?
No, è parte lesa.
7) Perchè il Sindaco non ha denunciato l’ex consigliere?
Perchè non si è mai manifestata una minaccia tale da evidenziare un reato penale nei suoi confronti ma solo pressioni e richieste di tipo politico. Pressioni e richieste politiche che sono sempre state respinte dal sindaco e l’amministrazione di Quarto, in quanto non in linea con il M5S, il suo programma ed i suoi valori.
8) Il sindaco Capuozzo si è resa disponibile ad essere ascoltata dalla Commissione Antimafia?
Assolutamente sì. Il M5S dal primo momento si è reso totalmente disponibile affinchè l’argomento venisse affrontato in antimafia ascoltando anche il sindaco di Quarto.