“I vertici di Autostrade per l’Italia devono dimettersi prima di tutto. E visto che ci sono state gravi inadempienze, annuncio fin da ora che abbiamo attivato tutte le procedure per l’eventuale revoca delle concessioni, e per comminare multe fino a 150 milioni di euro”, ha annunciato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Danilo Toninelli.
“Alle società che gestiscono le nostre autostrade sborsiamo i pedaggi più cari d’Europa – ha aggiunto il ministro – mentre loro pagano concessioni a prezzi vergognosi. Incassano miliardi, versando in tasse pochi milioni e non fanno neanche la manutenzione che sarebbe necessaria a ponti e assi viari. Se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato”.
Sulla ricostruzione Toninelli ha sostenuto che “per quanto riguarda Genova verrà usato il Fondo Emergenze della Protezione civile per ripristinare la viabilità ordinaria, prendendo in considerazione anche la possibilità di prolungare fino a Voltri la “Strada a mare”. Per la ricostruzione del ponte Morandi, che voglio sottolineare necessitava di manutenzione da decenni, verranno poi utilizzate le risorse del Piano economico e finanziario di Autostrade, da discutere eventualmente a settembre, e altre risorse non impegnate e prese da due fondi dedicati in parte a interventi infrastrutturali”.
Ieri anche il vicepremier Di Maio aveva accusato “Autostrade” dopo il crollo del ponte Morandi che ha provocato decine di vittime, feriti e centinaia di sfollati. Il ministro dell’Interno ha detto invece che vuole i nomi dei responsabili di questa “immane tragedia”.