È stato rintracciato il quarto uomo sospettato della morte di Desirée Mariottini. È un immigrato del Ghana ed è stato individuato a Foggia. Il suo nome è Yusif Salia, e ha meno di 30 anni. L’uomo, trovato con diversi chili di droga, dopo l’interrogatorio in questura è stato tradotto in carcere. Gli inquirenti stanno cercando di capire che ruolo ha avuto nell’omicidio e nello stupro della sedicenne.
Trovato con chili di “erba”
L’uomo, secondo quanto riferisce la Polizia è stato trovato vicino il Centro richiedenti Asilo politico della frazione foggiana Borgo Mezzanone, in una zona conosciuta come “ex pista”, dove sorge una baraccopoli in cui vivono extracomunitari che non hanno più titolo ad essere ospitati all’interno del Cara.
All’arrivo delle forze dell’ordine l’uomo si è barricato nella baracca ed è stato necessario sfondare la porta per arrestarlo. L’immigrato in un primo momento ha reso diverse generalità. Identificato in Yusif Salia, sono scattate le manette e condotto in questura dove è stato poi interrogato.
Dopo la cattura dell’uomo, la Polizia ha effettuato una perquisizione all’interno della baracca rinvenendo svariato quantitativo di stupefacente: 11 Kg di marijuana suddivisi in 50 pacchi, quasi duecento grammi di hashish, due buste di resina per un totale di 122 gr. e 4 dosi di metadone; inoltre sono stati rinvenuti una pistola giocattolo e un bilancino di precisione.
Tutto lo stupefacente trovato era nell’esclusiva disponibilità di Yusif Salia, che si trovava da solo nell’abitazione. Del blitz è stata informato il pm di turno della Procura di Foggia che ha disposto l’arresto e la traduzione dello straniero presso la casa circondariale di Foggia. E’ accusato sia per la droga che per le accuse della procura romana.
Le indagini sull’omicidio di Desiree Mariottini
I primi tre fermati sono due senegalesi, irregolari in Italia, Mamadou Gara di 26 anni e Brian Minteh, di 43. Il terzo uomo è un nigeriano anche lui irregolare, Chima Alinno. Hanno tutti e tre precedenti per spaccio di droga. I capi di imputazione sarebbero gli stessi: omicidio volontario, violenza sessuale di gruppo e cessione di stupefacenti.
Mamadou Gara aveva un permesso di soggiorno per richiesta d’asilo scaduto ed aveva ricevuto un provvedimento di espulsione. L’uomo si era reso irreperibile. Era stato poi rintracciato dal personale delle volanti a Roma il 22 luglio 2018 ed era stato richiesto nulla osta dell’autorità giudiziaria per reati pendenti a suo carico.
Gli investigatori, stanno comunque cercando altre persone, almeno tre, che sarebbero coinvolti nella vicenda. Un testimone aveva riferito di aver visto quella notte Desiree a terra con attorno sette, otto persone. In questura, a Roma, i poliziotti stanno ascoltando alcune persone informate sui fatti.