Il ministro del Lavoro e vicepremier Luigi Di Maio, dice stop alle aperture domenicali di negozi e centri commerciali, ed entro fine anno annuncia che ci sarà una legge che impone il giorno di chiusura domenicale a queste attività. La liberalizzazione del governo Monti “sta infatti distruggendo le famiglie italiane. Bisogna ricominciare a disciplinare orari di apertura e chiusura”, ha detto il ministro.
“Ci sarà sempre un posto dove andare a fare la spesa. Ci sarà un meccanismo di turnazione per cui resterà aperto il 25% dei negozi, gli altri a turno chiudono”, afferma il vicepremier intervistato a “L’aria che tira” su La7, parlando della proposta di chiusura domenicale degli esercizi commerciali. “A decidere chi sarà aperto e chi chiuso saranno, come in passato, sindaco e commercianti”, ha aggiunto.
Eurospin a favore della proposta di Di Maio – “Oggi leggo tante fesserie sui giornali riguardo alle sacrosante chiusure domenicali”, scrive Di Maio sul Blog delle Stelle. “Ma ho visto anche questo comunicato di Eurospin, in una pagina a pagamento sul Corriere della Sera, in cui si schiera a favore della nostra proposta. Il motivo è semplice: i dirigenti di Eurospin mettono al primo posto la qualità della vita dei dipendenti del gruppo e sanno che questa migliorerà se la domenica sarà dedicata agli affetti e alla famiglia. Così come sanno che non ci sarà alcun ritorno negativo sui profitti”.
Negozi chiusi la domenica, Di Maio accelera. Gdo contro – Entro l’anno “sicuramente” arriverà la legge che impone lo stop la domenica e nei giorni festivi delle aperture agli esercizi e ai centri commerciali: parola del vicepremier e ministro dello Sviluppo economico e del Lavoro, Luigi Di Maio, intenzionato ad accelerare la stretta sulla liberalizzazione delle aperture e degli orari nel commercio, introdotta nel 2011 con il decreto “Salva Italia” del governo Monti.
Plaudono i sindacati, da sempre schierati contro la deregolamentazione e il conseguente “far west”. Preoccupata, al contrario, la grande distribuzione organizzata: a rischio ci sarebbero 40-50mila lavoratori, avverte l’amministratore delegato e direttore generale di Conad, Francesco Pugliese. Rilancia l’allarme occupazione il presidente di Federdistribuzione, l’associazione che riunisce le aziende della distribuzione, Claudio Gradara: un provvedimento di cui “non vediamo la necessità e l’opportunità” e di cui “non si capisce la tempestività”.
Anni fa, la Domenica era considerata un giorno da dedicare al riposo e al Signore, ma le liberalizzazioni selvagge nel commercio introdotte da Mario Monti, hanno stravolto questo sacrosanto principio, trasformando i festivi in giorni normali e minando il senso unitario delle famiglie.
Lo stop alle aperture domenicali è già in vigore in alcuni paesi europei, tra i quali la cattolicissima Polonia. Di Domenica e nei festivi le attività restano rigorosamente chiuse. L’apertura di negozi e centri commerciali è concessa solo un per un festivo al mese, oppure se è disposto a lavorare, il proprietario del negozio.