La procura della Repubblica di Roma guidata da Giuseppe Pignatone ha revocato ai carabinieri del Noe la delega per ulteriori indagini nell’inchiesta della Consip. Lo ha comunicato la stessa procura motivando la decisione “per una esigenza di chiarezza” dopo le “ripetute rivelazioni di notizie coperte da segreto” sul caso che ha portato all’arresto dell’imprenditore campano Alfredo Romeo.
L’inchiesta sula società partecipata dal Tesoro vede fra gli altri indagati il ministro dello Sport Luca Lotti, il padre dell’ex premier, Tiziano Renzi, e il comandante generale dei Carabinieri, Tullio Del Sette.
La delega sulle indagini è stata ora affidata al Nucleo Investigativo di Roma dei Carabinieri. “Gli accertamenti fin qui espletati – si legge nella nota della Procura di Roma – hanno evidenziato che le indagini del procedimento a carico di Alfredo Romeo ed altri sui fatti (poi) di competenza di questa Procura sono state oggetto di ripetute rivelazione di notizie coperte da segreto sia prima che dopo la trasmissione degli atti a questo Ufficio, sia verso gli indagati o comunque verso persone coinvolte a vario titolo, sia nei confronti degli organi di informazione”.
Per una “esigenza di chiarezza la Procura di Roma – conclude la nota – ha pertanto revocato al Nucleo Operativo Ecologico la delega per le ulteriori indagini che è stata affidata al Nucleo Investigativo di Roma dell’Arma dei Carabinieri”.