Il premier spagnolo Pedro Sanchez ha sciolto il parlamento e ha convocato le elezioni anticipate il 23 luglio dopo la sconfitta dei socialisti alle amministrative di ieri. Esultano gli i conservatori e il Partito popolare.
Una decisione definita “un’eccellente notizia” dal leader del partito conservatore Vox, Santiago Abascal perché “si restituirà la parola agli spagnoli” dopo “quattro anni di bugie”, ha detto.
“Quanto prima riusciremo a far sì che il Parlamento assomigli alla società spagnola, meglio sarà”, ha aggiunto Abascal in conferenza stampa. “Oggi non è il giorno delle esigenze o degli ultimatum”, ha poi detto in merito a eventuali accordi con il centrodestra dopo le amministrative e comunali di ieri, “è il giorno per sapere se dall’altro lato troveremo rispetto, lungimiranza, responsabilità e patriottismo”, ha affermato.
La volontà degli spagnoli è di “voltare pagina” e di “iniziare un nuovo tempo”, con un “cammino di rinnovamento che ormai è inarrestabile”: è quanto sostenuto da Alberto Núñez Feijóo, presidente del Partito Popolare spagnolo, in merito alla convocazione di elezioni anticipate per il prossimo 23 luglio da parte del premier socialista Pedro Sánchez. “È il momento di lasciarci alle spalle cinque anni da dimenticare”, ha aggiunto il leader conservatore in una conferenza stampa, facendo riferimento al periodo in cui il rivale è stato al governo (a partire da giugno 2018). Feijóo ha poi chiesto agli spagnoli di sostenerlo alle prossime politiche con “una maggioranza chiara e incontestabile”. In merito a eventuali contatti con gli ultraconservatori di Vox per stabilire accordi post-elettorali nei territori in cui il blocco conservatore ha vinto alle amministrative di ieri, Feijóo non si è sbottonato.
“Dovranno essere fatte analisi da parte delle delegazioni territoriali, e saremo rispettosi con le competenze di ognuno e con la realtà delle urne”, ha detto, aggiungendo poi di essersi sentito al telefono con il leader di Vox Santiago Abascal per congratularsi reciprocamente rispetto ai risultati di ieri.