Non accettava la separazione con la moglie e che l’unica figlia andasse a vivere con la donna. Sarebbe questo il movente che ha spinto un uomo di 50 anni a uccidere prima la figlia 21enne e poi si è suicidato con una pistola detenuta regolarmente per uso sportivo. Il dramma familiare è avvenuto a Mesola, piccolo centro in provincia di Ferrara.
Da quanto appreso, al momento la moglie sembra sia all’estero, in Marocco. A dare l’allarme alcuni parenti che non avevano notizie da giorni. I Carabinieri e i vigili del Fuoco stamattina intorno alle 10.30 hanno dovuto sfondare la porta in una delle villetta a schiera di via Alfonso II d’Este a Mesola, e hanno fatto la tragica scoperta. I corpi erano in un lago di sangue.
Sulla vicenda indagano i carabinieri della compagnia di Comacchio. La famiglia sarebbe di origine nord africana, ma residente a Mesola da anni, perfettamente integrata e regolare. L’omicidio-suicidio potrebbe risalire a domenica 4. L’uomo era un autista di camion, mentre la figlia una studentessa universitaria.
L’ipotesi al momento più seguita è quella di una tragedia generata da un raptus omicida maturato in contesto di forte depressione per via della separazione dalla donna, e l’idea che la figlia seguisse la madre ha fatto scattare in lui la molla omicida-suicida.