
I Carabinieri della Stazione di Minerbio (Bologna), coadiuvati dai militari dell’Arma di Carmiano (Lecce) e Forlì, hanno eseguito un fermo di polizia giudiziaria nei confronti di due giovani di origini leccesi: un 23enne, domiciliato a Forlì e un 26enne, residente a Carmiano.
I due sono ritenuti responsabili di una rapina aggravata in concorso, perpetrata la mattina del 4 dicembre scorso, ai danni della Gioielleria Govoni di Minerbio.
Nella circostanza, i due presunti rapinatori, dopo essersi impossessati di un quantitativo di gioielli del valore di circa 350mila euro, erano usciti dal locale ed avevano cominciato a correre in direzione di una Lancia Phedra parcheggiata nelle vicinanze. Prima di salire a bordo dell’auto e darsi alla fuga, uno dei due soggetti esplodeva in aria un colpo di pistola a scopo intimidatorio nei confronti del titolare che li stava inseguendo.
Grazie alla testimonianza di alcuni cittadini di Minerbio che avevano assistito ai fatti e di altri dettagli emersi nel corso delle indagini, coordinate dalla Procura della Repubblica di Bologna, gli inquirenti sono riusciti a individuare i due rapinatori, entrambi noti alle forze dell’Ordine per i loro precedenti di polizia.
Una parte della refurtiva, del valore di circa 50.000 euro è stata rinvenuta nella disponibilità del 26enne di Carmiano. Il 23enne domiciliato a Forlì, inoltre, dovrà rispondere anche del reato di evasione poiché al momento dei fatti era evaso dagli arresti domiciliari che stava scontando a seguito della commissione di altri reati contro il patrimonio.
I due fermati sono stati tradotti rispettivamente nel carcere di Lecce e Forlì, a disposizione dell’Autorità giudiziaria.