PALERMO – Almeno 239 persone risultano disperse dopo il naufragio di due barconi al largo delle coste libiche. Lo riferisce in un tweet Carlotta Sami, portavoce dell’agenzia delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr). La notizia, scrive la portavoce, è stata confermata da due sopravvissuti che ora si trovano a Lampedusa.
In nottata 29 sopravvissuti sono giunti nell’isola delle Pelagie, due di loro sono stati trasferiti in elisoccorso a palermo perché in gravi condizioni. Ieri le squadre di soccorso avevano anche recuperato 12 cadaveri.
As new rescue operations ongoing in the Mediterranean, survivors are telling us about 2 new shipwrecks. At least 239 persons are missing
— Carlotta Sami (@CarlottaSami) 3 novembre 2016
Secondo quanto appreso in un primo momento, i dispersi, secondo il racconto dei sopravvissuti, erano circa 99: sull’imbarcazione, partita dalle vicinanze di Tripoli, ci sarebbero state 140 persone. Tra i sopravvissuti, in prevalenza provenienti dalla Guinea, anche una persona con gravi ustioni.
Ankara, senza visti sospeso patto entro anno – “Non aspetteremo fino alla fine dell’anno” per sospendere l’accordo con l’Ue sui migranti, se non verrà concessa la liberalizzazione dei visti Schengen per i cittadini turchi. “La nostra pazienza sta finendo”. Lo ha detto il ministro degli Esteri di Ankara, Mevlut Cavusoglu, durante una visita in Svizzera, citato dal giornale locale Neue Zurcher Zeitung.
Ue, nessuna violazione in hot spot Italia – Alla Commissione europea non risulta che negli hot spot italiani si sia verificata alcuna delle violazioni dei diritti fondamentali dei migranti, come denunciato nei giorni scorsi da un rapporto di Amnesty International. E’ quanto afferma, rispondendo a una domanda, Natasha Bertaud, portavoce per l’Immigrazione della Commissione. “Non ci è stato riportato nulla di tutto ciò”, ha detto.