Ancora una strage di migranti dopo quella libica delle ultime ore di cui si stanno ancora contando i cadaveri. In Libia sono stati recuperati 117 corpi, tra i quali anche 5 bimbi, mentre almeno 700 persone erano a bordo di una barca naufragata al largo di Creta, secondo l’Organizzazione mondiale per le migrazioni (Oim) che parla di “centinaia di dispersi” dopo il recupero di “340 persone messe in salvo” e “quattro corpi” senza vita. “Si pensa che la barca sia partita dall’Africa con almeno 700 migranti a bordo”, precisa l’organizzazione.
Secondo i media greci, la barca su cui viaggiavano i migranti naufragati a sud di Creta ha iniziato ad affondare in acque internazionali 75 miglia a sud del porto cretese di Kalo Limeni.
“E’ stato un mercantile italiano – spiega la Guardia Costiera – ad avvistare l’imbarcazione a sud di Creta alle 17.15 di ieri. La nave ha riferito dell’ avvistamento “di un battello con numerosi migranti a bordo in prossimità del limite delle aree di Ricerca e soccorso marittimo (SAR) egiziane e greche. Alle ore 7.20 odierne – si precisa in una nota – una delle unità mercantili presente in prossimità dell’unità in difficoltà, riportava il capovolgimento dell’imbarcazione. Sono in corso a cura dell’Autorità greche le operazioni di soccorso”.
“La comunicazione giunta ieri dal mercantile – riferisce la Guardia Costiera – è stata tempestivamente inoltrata alle autorità SAR del Cairo e del Pireo. L’Autorità egiziana non ha assunto il coordinamento ritenendo la posizione dell’imbarcazione fuori dalla propria area di responsabilità. Si sollecitava, pertanto, l’Autorità greca, ad assumere il coordinamento delle operazioni”. “Questo Centro nazionale di soccorso marittimo (IMRCC ROMA), contestualmente, diramava un messaggio satellitare a tutte le navi in transito per prestare assistenza all’imbarcazione in difficoltà, a seguito del quale quattro navi – prosegue – dirigevano sul punto. Le Autorità greche hanno assunto il coordinamento delle operazioni”.
Inoltre sono stati recuperati i corpi di 117 migranti annegati, tra cui quelli di 70 donne e cinque bambini, sono stati recuperati da ieri su spiagge nell’ovest della Libia e le operazioni di recupero proseguono: lo ha riferito oggi all’Ansa il portavoce della Mezzaluna rossa libica, Mohamed Misrati. Un sito specializzato in migrazioni, “Migrant Report”, sostiene che i cadaveri recuperati sulla costa occidentale della Libia sono quelli di vittime di naufragi avvenuti “all’interno di acque libiche” la “settimana scorsa”. “Non è chiaro dove siano affogati” i migranti recuperati su un tratto di costa lungo circa 25 chilometri avverte Migrant Report segnalando però che i “cadaveri presentano segni di decomposizione avanzata”. Il sito riferisce inoltre che la Guardia costiera di Zuara, “la settimana scorsa, aveva intercettato più di 450 migranti in quattro imbarcazioni tra mercoledì e giovedì. Stando ai sopravvissuti di due dei gommoni che si erano sgonfiati, erano annegate più di 100 persone”.