Dopo la missione sulla Luna del 1969, gli Stati Uniti si stanno preparando a inviare i primi uomini sul Marte. La nuova affascinante avventura spaziale avverrà tra 14 anni, non prima del 2030. La notizia arriva dal presidente degli Usa Barack Obama che scrive, in esclusiva per la Cnn, come in questa direzione la Nasa stia lavorando insieme con aziende private.
“Abbiamo fissato con chiarezza – scrive il presidente americano – un obiettivo vitale per la storia dell’America nello spazio: inviare esseri umani entro il 2030 e farli ritornare sani e salvi, con l’ambizione definitiva di fare in modo, un giorno, che possano restare lì per un tempo prolungato”.
”Ottenere questo risultato richiederà la cooperazione tra il governo e il settore privato più innovativo, e già siamo ben messi su quella strada”, ha aggiunto Obama. “Entro due anni compagnie private invieranno per la prima volta astronauti verso la stazione spaziale internazionale. Il prossimo passo -aggiunge Obama- è andare oltre i confini dell’orbita della Terra”.
“Stiamo lavorando – sottolinea Obama – insieme con partner privati per la realizzazione di nuove strutture che siano in grado di trasportare astronauti per lunghe missioni nello spazio profondo. Questo genere di missioni ci insegnerà in che modo gli esseri umani riescono a vivere lontano dalla Terra, ovvero ciò che abbiamo bisogno di sapere in merito a lunghi viaggi verso Marte”.
L’annuncio di Obama, per gli aspetti scientifici è clamoroso, ma secondo alcuni osservatori tra cui molti avversari politici, la notizia dell’uomo sul pianeta rosso, è stata tirata fuori “ad hoc” in coincidenza con la fine del suo mandato per dare “ossigeno” nell’ultimo scorcio della campagna elettorale Usa 2016 alla candidata democratica che ambisce alla sua successione, Hillay Clinton, sua compagna di partito.