A uccidere la badante bulgara sarebbe stato il suo anziano 78enne, perché la vittima si sarebbe opposta ad un tentativo di violenza. A questa conclusione sono giunte le indagini degli inquirenti cosentini che hanno fermato l’uomo, Angelo Brogno, con l’accusa di omicido.
Brogno era stato trovato la scorsa notte nella propria abitazione, ad Acri, assieme al cadavere della sua badante che lo assisteva, uccisa a colpi di coltello. Il decreto di fermo è stato emesso dal sostituto procuratore della Repubblica di Cosenza, Donatella Donato che ha condotto le indagini sull’omicidio, coordinate dal Procuratore della Repubblica, Mario Spagnuolo.
L’uomo attualmente si trova in ospedale ad Acri dove è stato portato per medicare delle ferite da taglio. Sarebbe stato lo stesso presunto assassino a dare l’allarme, nella notte, rivolgendosi al 118 e poi ai carabinieri e riferendo di un’aggressione nei suoi confronti e nei confronti della donna da parte di un gruppo di sconosciuti. Alla base del delitto ci sarebbe però la tentata violenza da parte dell’anziano alla quale la donna si è opposta e da quì sarebbe scaturito l’omicidio.
La badante di nazionalità bulgara, T.N., 58 anni, è stata uccisa, nella notte, in un’abitazione di Acri, in provincia di Cosenza. La donna, che assisteva l’anziano di 78 anni, Angelo Brogno, di Acri, è stata accoltellata a morte.
In casa con la donna c’era appunto l’anziano, che lei accudiva, che presentava ferite da arma da taglio. L’omicidio si è consumato in un’abitazione di contrada Scuva, in una zona montana distante dal centro del comune del Cosentino.
Sull’omicidio hanno avviato indagini i carabinieri della Compagnia di Rende che hanno sentito l’anziano e cercano di chiudere il caso in poche ore. L’omicidio potrebbe essere passionale, ma non si escludono altre piste.