
I Carabinieri di Catania e Palagonia hanno sottoposto a fermo un 49enne di Licata, Luigi Cassaro, con precedenti, ritenuto lโautore dellโomicidio di Francesco Calcagno, ucciso lo scorso 23 agosto in contrada Nunziata di Palagonia, in un fondo agricolo di sua proprietร .
A Cassaro gli investigatori sono arrivati attraverso una serie di approfondimenti investigativi. Il fermato รจ stato inchiodato dal Dna e da un video che riprende i momenti del delitto. Calcagno era stato coinvolto nellโottobre 2016 in una sparatoria allโinterno del โCaffรจ Europaโ di Palagonia, nel corso della quale rimaneva ucciso il 55enne consigliere comunale Marco Leonardo.
Il presunto killer del politico dopo aver scontato un periodo di detenzione in carcere ed un altro in regime domiciliare in una localitร del nord Italia, dallโaprile di questโanno era tornato in libertร , rientrando a Palagonia, in attesa del giudizio, che si sarebbe dovuto svolgere a breve. Non รจ ancora ben chiaro il movente dell’omicidio di Calcagno, se riconducibile all’omicidio del consigliere comunale Leonardo o ad altro.
Le indagini avviate dallโArma senza trascurare alcuna ipotesi, partivano dai fotogrammi recuperati dalle videocamere di sorveglianza installate nella proprietร di Calcagno, che avevano ripreso alcune parti salienti dellโomicidio. Sin da subito, quindi, gli investigatori avevano contezza dellโautore del grave evento delittuoso, con il difficile compito di dargli un nome ed una identitร certa.
Esaminate tutte le posizioni dei soggetti dโinteresse a livello locale ed avviati riscontri di carattere scientifico per lโindividuazione di elementi significativi di prova su quanto repertato in sede di sopralluogo, le attivitร venivano sviluppatecon lโestensione delle ricerche del soggetto in un campo sempre piรน allargato. Dapprima con la diramazione delle foto ai vari Comandi dellโArma sia a livello regionale che nazionale e quindi, con il pieno assenso della Procura della Repubblica di Caltagirone, che nel frattempo aveva assunto la direzione delle indagini, veniva valutata e poi decisa la scelta di coinvolgere i media e quindi una larga parte della popolazione, divulgando una sequenza del video registrato dalle telecamere di sorveglianza.
La scelta si rivelava sin da subito efficace, poichรฉ iniziavano a pervenire sui numeri messi a disposizione dallโArma alcune segnalazioni, puntualmente oggetto di verifica e approfondimento. Una di queste, in effetti, segnava la svolta nelle indagini per dare un nome allโassassino. Lโindicazione di un soggetto residente nella provincia di Agrigento, dopo le prime immediate verifiche, corrispondeva in maniera significativa alle caratteristiche fisiche del ricercato.
Venivano avviati servizi di osservazione ed approfondimenti sulla personalitร del soggetto, che non facevano altro che avvalorare sempre di piรน la convinzione di essere sulla pista giusta. Attivitร ininterrotta che nella giornata di ieri si concludeva con il fermo di indiziato di delitto operato nei confronti Luigi Cassaro, dopo la conferma oggettiva pervenuta dalle analisi tecnico-scientifiche del Ris di Messina, con la comparazione del DNA prelevato al soggetto e quello rinvenuto sulla scena del crimine.
Cassaro, rintracciato presso la sua abitazione di Licata (Agrigento), al momento dellโirruzione non opponeva alcuna resistenza, chiudendosi in un ostinato mutismo, tradito soltanto da qualche segno di nervosismo allโatto di conoscere che i Carabinieri che stavano operando erano quelli di Catania e Palagonia. Il presunto assassino รจ stato associato al carcere di Catania Piazza Lanza a disposizione della Procura della Repubblica di Caltagirone.